L’ex presidente della Camera ritiene possano averla raggirata utilizzando il marchio e il prestigio di “Only Italia”. —
Era mezzogiorno in punto quando l’ex presidente della Camera italiana, Irene Pivetti, ha varcato la soglia del Tribunale commissariale civile e penale della Repubblica di San Marino. Non è dato a sapere ufficialmente il motivo della visita ma sembra che alla base dell’incontro fra il politico italiano e i giudici del Titano ci possa essere una denuncia che la stessa Pivetti avrebbe depositato contro chi avrebbe impropriamente utilizzato il marchio e il prestigio di “Only Italia”, società da lei presieduta e che si pone verso le piccole e medie imprese della Penisola come “veicolo di diffusione del Made in Italy nel mondo”.
La vicenda appare intricata e vede protagonista la sammarinese Joice srl che il 18 maggio dello scorso anno presentò al Tribunale di Roma, tramite l’avvocato Pierluigi Farina, una ingiunzione di pagamento per ottenere 116 mila euro a fronte della fornitura di merce -secondo quanto rivendicato dall’azienda di San Marino – conseguente un accordo stipulato con la Only Italia. Merce, per la precisione abbigliamento, destinata al mercato cinese ma dove, però, non sarebbe mai arrivata.
Ora, a distanza di un anno da quella ingiunzione, la vicenda si tinge di giallo e avanza l’ipotesi che la Juice srl possa essere stata truffata da soggetti che nulla avrebbero avuto a che fare con la società presieduta da Irene Pivetti la quale, anzi, sembrerebbe essere a sua volta parte lesa – ignoti avrebbero utilizzato il suo nome e il suo prestigio per truffare la Juice – vista la denuncia per truffa che sarebbe stata depositata presso il Tribunale sammarinese.
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