La polizia Penitenziaria protesta: “I Casetti dimenticati da troppo tempo”

Monta la protesta del personale della polizia Penitenziaria, in forza nel carcere riminese dei “Casetti”, oramai allo stremo per una situazione diventata cronica di carenza di personale e sovraffollamento nelle celle. Il sit-in dei sindacati Sappe, Osapp, Uil, Fp Cgil, Uspp, Cnpp e Cisl è andato in scena nella mattinata di mercoledì davanti alla casa circondariale per chiedere di adottare provvedimenti, diventati indispensabili, per gestire la struttura.

“Non solo una carenza di organico – spiega Francesco Campobasso, segretario nazionale del Sappe – che al momento si attesta su 44 unità in meno ma, anche, la mancanza di un direttore in pianta stabile da oltre 3 anni. Ogni 3 mesi il direttore viene avvicendato da altri istituti e, in così poco tempo, non ha nemmeno il tempo di conoscere la struttura. Non abbiamo nemmeno più un funzionario, in pianta stabile, della polizia Penitenziaria. Sul fronte dell’affollamento nelle celle, in questo momento la capacità massima dei ‘Casetti’ è di 30 unità in più e, aggiunto alla carenza di personale, provoca carichi di lavoro estenuanti”.

“Con questa protesta – conclude Campobasso – vogliamo chiedere iniziative, anche temporanee, per ottenere più agenti e, soprattutto, un aumento in periodi come quello estivo che fanno segnare un maggior picco di detenuti. Da troppo tempo, oramai, questi provvedimenti sono assenti e la situazione non è più accettabile. Da oggi abbiamo dichiarato lo stato di agitazione per chiedere un incontro in Prefettura con i rappresentanti delle istituzioni affinchè, le nostre richieste, vengano accettate.”

In merito sit-in di protesta davanti al carcere di Rimini promosso dalle varie associazioni sindacali della Polizia Penitenziaria in programma per oggi mercoledì 1 febbraio, Davide Frisoni, Consigliere comunale di Patto Civico e Presidente della Quarta Commissione Consiliare di Rimini dichiara “Durante il sopralluogo alla Casa Circondariale di Rimini che abbiamo fatto la scorsa settimana e dialogando con le guardie carcerarie sono emersi vari punti di un disagio ormai di lunga data oltre che di non semplice soluzione. Il problema della carenza di personale durante tutto l’arco dell’anno, si parla di almeno 44 unità, si accentua nei mesi estivi con i reati di piccola e media gravità che portano a un sovra popolamento veramente di difficile gestione”.

“Altra criticità – prosegue Frisoni – è quella legata al problema degli appalti nelle cucine del personale e in ogni caso le questioni in sospeso non sono poche, a partire dalla necessità rivendicata della presenza di un Direttore fisso”. Già lo scorso 17 ottobre dopo un sopralluogo fatto alla Casa Circondariale di Rimini dall’On. Sergio Pizzolante insieme al Sottosegretario alla Giustizia Senatrice Federica Chiavaroli per portare a galla le questioni messe in evidenza da questo sit-in di protesta, Patto Civico aveva messo in evidenza la necessità di un approccio nuovo, propositivo e risolutivo dei problemi tale da mettere nelle condizioni più agevoli chi ha il compito non semplice di gestire la vita carceraria.

“Chiediamo dunque risposte all’Amministrazione Penitenziaria adeguate a soddisfare le richieste portate avanti dalla manifestazione in programma domani e possiamo solo essere vicini a tale posizione che non chiede altro di lavorare in una situazione di regolarità e vivibilità necessaria!” continua il Consigliere Davide Frisoni. “Noi siamo a completa disposizione per cercare di trovare soluzione concrete. Come sempre ribadiamo che Patto Civico c’è!” conclude l’avv. Mario Erbetta, capogruppo consiliare di Patto Civico. Rimini Today