La Publispei compie 50 anni e punta sui giovani talenti

Publispei, la casa di produzione televisiva e cinematografica guidata da Verdiana Bixio, compie 50 anni di attività e lo fa continuando a perseguire la mission che caratterizza l’azienda fin dalla sua nascita: emozionare il pubblico e garantire la qualità delle sue produzioni. In questa direzione va la scelta di istituire una factory room e una writing room per supportare i giovani talenti nell’inserimento nell’industria e per cogliere da loro nuovi punti di vista generazionali. Fondata nel 1972 da Gianni, Marco e Luca Ravera, nel 1980 Publispei vede entrare come socio Carlo Andrea Bixio che si pone, insieme a Gianni Ravera, l’obiettivo di rilanciare il Festival di Sanremo di cui cura 13 edizioni. Dal 1997 la casa di produzione entra ufficialmente nel mondo delle fiction italiane, scrivendo pagine importanti della sua storia con produzioni come: Un Medico in Famiglia, “Tutti pazzi per amore” per Rai 1 e “I Cesaroni” per Canale 5. Nel 2012 Verdiana Bixio diventa presidente e porta uno sguardo nuovo arrivano così le fiction “E’ arrivata la Felicità” per Rai1, “Amore Pensaci Tu” per Canale 5 e la serie comedy “Extravergine” con la regia di Roberta Torre. Arriva anche il debutto nella produzione cinematografica con il documentario su Massimo Troisi “Massimo, il cinema secondo me” per la regia di Giuseppe Piccioni. Tra i nuovi progetti in uscita, “Fiori Sopra l’Inferno”, con protagonista Elena Sofia Ricci, che segna il ritorno al genere crime per Publispei dopo il successo di “Io ti cercherò” diretta da Gianluca Maria Tavarelli con Alessandro Gassmann e Maya Sansa. Un altro caso di successo editoriale trasformato in fiction da Publispei arriverà prossimamente con la nuova serie tv per Rai2 e RaiPlay “Eppure cadiamo felici” dall’omonimo libro bestseller di Enrico Galiano, in lavorazione. Tra gli altri progetti in uscita: il docu-film “Lotta Continua” (presentato recentemente al MIA e fuori concorso nella sezione Dei conflitti e delle idee al 40° Torino Film Festival) prodotto con Luce Cinecittà in collaborazione con Rai Documentari e RaiPlay, diretto da Tony Saccucci, liberamente ispirato al libro “I ragazzi che volevano fare la rivoluzione” di Aldo Cazzullo.
    (ANSA).
   


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