Ha cancellato il suo profilo da Facebook. Non vuole più avere contatti, neanche virtuali, con il mondo che le è ruotato intorno fino a una settimana fa, quando è esplosa la storia del suo stupro in discoteca e filmato dalle ‘amiche’. La diciassettenne di Santarcangelo ha scelto di distaccarsi da tutto e non solo chilometricamente. La giovane ha trovato rifugio da alcuni parenti, lontano dalla Romagna. Troppa la paura di incontrare di nuovo quel 21enne albanese, il ragazzo che ha indicato come l’autore della violenza da lei subita nel bagno di un locale da ballo. Lui, B.C. è stato iscritto nel registro degli indagati per violenza sessuale aggravata ai danni di una minorenne, ma non è stato ancora nè identificato nè interrogato. Il tutto potrebbe già avvenire nelle prossime ore. Alcuni parenti dell’abanese si sono già mossi per mettergli a disposizione un buon avvocato, necessario non appena gli sarà notificato l’avviso di garanzia.
E nei prossimi giorni, venerdì al più tardi, i legali della diciassettenne di Santarcangelo, Piergiorgio Tiraferri e Carlotta Angelini, depositeranno un’articolata querela contro gli autori dei post, apparsi nei profili Facebook di alcune sue amiche. Infatti, subito dopo la comparsa della notizia dello stupro, in troppi avevano commentato on line la vicenda parole pesantissime e offensive nei confronti della ragazzina. E’ stata proprio lei, la vittima a chiedere ai suoi legali di fare denuncia: «Voglio che il mio nome sia tutelato. Sono io la vittima e non voglio apparire per quella che non sono». Ma la sua paura più grande resta una sola: trovarsi ancora di fronte il suo stupratore.
