La regione di Zaporizhzhia chiede a Putin l’annessione

Oggi la regione ucraina di Zaporizhzhia, occupata dalle truppe russe, chiederà al presidente russo, Vladimir Putin, di essere “ammessa” alla Russia: lo scrive l’agenzia russa Tass. Zaporizhzhia, insieme alle regioni di Kherson, Lugansk e Donetsk, ha tenuto un referendum per l’annessione, conclusosi ieri e rigettato come “farsa” da Kiev e dalla maggioranza della comunità internazionale.

    “Il 28 settembre le autorità della regione di Zaporizhzhia si rivolgeranno a Putin con la richiesta di accettare la regione nella Federazione russa”, scrive la Tass, citando il dirigente delle autorità filorusse regionali Vladimir Rogov. 

“Dopo il referendum il prossimo passo sarà la firma di un accordo di adesione con la Russia”. Lo ha detto – riferisce la Tass – il capo della Repubblica popolare di Donetsk (Dpr), Denis Pushilin, commentando l’esito del voto referendario nelle zone occupate dai russi in Ucraina. “Inizierò presto a preparare le mie prossime mosse. Firmeremo molto presto un accordo con la Russia. Quindi sto per partire”, ha detto ai giornalisti nella sede della Commissione elettorale centrale della Dpr.

“Referendum fasullo. Risultati fasulli. Non riconosciamo nessuno dei due”, scrive su twitter il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, in merito al referendum sull’annessione alla Russia che si è svolto nei territori occupati da Mosca in Ucraina.

Gli Stati Uniti stanno preparando un nuovo pacchetto di armi da 1,1 miliardi di dollari per l’Ucraina in previsione dell’annuncio da parte della Russia dell’annessione di territori ucraini, riferiscono fonti dell’amministrazione all’agenzia Reuters. Nel nuovo invito ci saranno i sistemi anti-missile Himars già inviati alle forze di Kiev in passato, munizioni, vari tipi di sistemi anti droni radar, precisano le fonti. L’amministrazione sta anche preparando nuove sanzioni contro Mosca in risposta ai referendum.


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