La regola del 3 … di Sergio Pizzolante

Eversione
Un Pubblico ministero, un giornalista amico, un partito di riferimento. Sono in tre. Bastano tre. Ma sono più potenti del Parlamento, del Governo, del Presidente del Consiglio.
È la regola che Palamara spiega nel libro.
E fa nomi e cognomi.
Naturalmente esistono più Pm, più giornalisti e giornali amici, più partiti… no scusate, esiste soprattutto un Partito, si chiama PCI, PDS, Ds, Pd. Con un po’ di satelliti, con un po’ di utili idioti e altri a turno, a destra e a sinistra. Che si adeguano. O pensano di trarne qualche vantaggio. Poi arriva Grillo. Logica conseguenza di questo andazzo.
E Palamara fa nomi e cognomi.
Dei Pm, dei giornalisti, degli esponenti politici, degli utili idioti.
Cioè di tutti coloro che hanno imperversato in Italia. Negli ultimi 20 anni.
Gli anni che lui conosce da vicino. Dopo la vocazione della Magistratura. Nata agli inizi degli anni 90. Sull’onda del mito Di Pietro. Dice.
È sul modello Di Pietro, Procura di Milano( tutta in mano alla corrente del massimalismo giudiziario, dice), che si costruisce la regola del tre.
Così nasce il “sistema”. Dice.
Cos’è il “sistema”?
È il “potere assoluto” sulla vita pubblica italiana.
Chi tocca la magistratura muore.
Il Sistema va in guerra. Contro Berlusconi prima, contro Renzi, poi. Contro chiunque non riconosca il primato del Sistema.
E come va in guerra? Con quali mezzi.
Naturalmente, con le inchieste, contra personam, le sentenze fasulle, le leggi contra personam, imposte al Parlamento, che esegue.
Contra partiti avversi.
Si decide chi fa il Procuratore e dove nelle cene, nei bar, nei ristoranti, trattative fra le correnti. Con i politici amici. Con i giornalisti amici. Il merito? Va là. Uno a me uno a te. 10 a me 7 a te.
Tutto raccontato con nomi e cognomi.
Contro la politica impongono reati “associativi”, generici, “traffico di influenza”, “voto di scambio”. Usano questi “ reati” per tenere sotto scacco politica, Parlamento, Sindaci, Governo.
Mentre loro esercitano il loro potere con voti di scambio, traffico di influenza, pratiche associative nei sottoscala dei bar.
Mostruoso.
La storia d’Italia va riscritta tutta.
L’Italia andrebbe rifatta tutta.
È desolante. Triste. Vergognoso. Disgustoso.
Io lo so da tempo. Da sempre.
Ma così è… allucinante.
E i giornali non ne parlano. E le televisioni.
Che ci fanno la morale. Su tutto.
Tutti, o quasi, salvo alcuni eroi, zitti.
Terribile.