Scrivo questo articolo dopo aver letto attentamente una lettera inviata da un piccolo imprenditore della Repubblica di San Marino al quotidiano La Tribuna.
Leggo: ”in netta controtendenza con il pensiero generale l’analisi di un piccolo imprenditore sammarinese”.
Nell’articolo si legge che oltre a fare leggi serie, che impediscano ai delinquenti di spadroneggiare nella terra del Titano, occorrerebbe anche ripristinare un forte segreto bancario ”personale” – un cavallo di battaglia vincente, leggo.
Il piccolo imprenditore propone anche una diminuzione dell’IGR al 15% e creare un canale bancario autonomo tra i piccoli stati al di fuori del controllo Ue, lotta alla dilagante corruzione dei politici con la confisca dei beni, e finisce col dire che la ricchezza dovrà essere distribuita tra tutti i cittadini.
Parole ed opionioni queste pienamente condivisibili.
Ma sicuro che basterà solo questo? Dato che sono una persona che tiene alla Repubblica – vedendo quello che ha scritto l’amico Paolo Forcellini – vorrei portare avanti quelle che a mio parere sono delle buone idee, peraltro – confrontandomi con molti – condivise da moltissimi cittadini.
Tra le cose da fare ieri, per quanto sono urgenti sono a mio parere:
1) Non uno ma cinque Casinò, con tanto di spettacoli ed intrattenimenti vari. Il cliente – che ha disponibilità – dovrà soggiornare in Repubblica; è logico che si dovrà alzare il livello generale dell’ospitalità;
2) Parchi Tematici. Voi non sapete quanto possono rendere e che indotto possono avere, in termini di manutenzione, gestione, monofase ecc. Intendo parchi tematici sullo stile di EuroDisney Paris dove dentro trovi di tutto, ristoranti, animazioni, spettacoli. Non immaginate quanta gente consuma (quindi quanta monofase per lo stato) e di quanto personale c’è bisogno! Potremmo impiegare l’esubero della P, già solo in questa iniziativa (pubblica-privata).
Non si dica che non c’è posto a San Marino che è una bufala! Ci sarebbe anche lo spazio per un vero e proprio circuito..ma questo è un altro discorso. Qui davvero si potrebbe elevare il livello notevolmente.
3) Viabilità. Esistono, e non mi stancherò mai di dirlo, fondi europei che sono stati stanziati per i collegamenti tra i vari stati. Avete visto come è ridotta la Superstrada Italia-San Marino? E quanto tempo ci vuole per arrivare al casello Rimini Sud? Perchè invece nel tavolo delle trattative – anche quello del Parco Tecnologico, ma non solo – proporre un casello fuori Dogana, Faetano e Cerbaiola? che si colleghi con la prossima Lunano-San Marino?
4) Seria riforma fiscale, con l’introduzione del redditometro. Cioè se vai in giro con una Ferrari o una macchina medio alta non puoi essere in perdita. Ovvio.
5) Serio controllo dell’operato dei dipendenti pubblici. Questi non possono permettersi di fare un secondo lavoro – pena il licenziamento, ma nulla di penale -, chessò come giardiniere nel pomeriggio, dopo aver lavorato tutta la mattinata nel Pubblico. Non possiamo permettercelo con circa 2000 disoccupati e/o cassaintegrati.
6) Appalti pubblici. Vietati alle imprese italiane. Ho visto far potare delle piante lungo le strade – ed ho le foto – a ditte di Perugia; forse c’è qualcosa che non va? Poi per non parlare della Rotta Neve…
7) Banche. Se abbiamo tutte queste entrate con queste iniziative che ho detto sopra, perchè firmare accordi capestro con l’Italia? Meglio un forte segreto bancario, coniugato alla lotta contro le mafie ed al riciclaggio. Black List. Riconvertire l’economia verso il turismo, ma non quello dei negozietti di città, anche se ovviamente non ho nulla contro loro. Occorre alzare il livello. Il Turista deve essere estasiato ad entrare in Repubblica! L’offerta deve essere unica, anche con Beauty Farm, Spa ecc.ecc. un turismo che non vada via la sera, ma che si fermi e che voglia venire a San Marino a passare le proprie vacanze; perchè qui trova quello che in altri posti non riuscirà mai a trovare.
‘8) Sprechi. La sopraelevata di Serravalle, che non serve a nessuno, dove si sono buttati circa 4 milioni di Euro e la partecipazione all’Expo mondiale di Shanghai (tra tutto 7 milioni di Euro) sono esempi di come buttare via i soldi pubblici. E’ sbagliato, non possiamo permettercelo. Le spese (soprattutto quelle dell’AASP) devono essere on line nei vari siti della Pa, il giorno dopo la spesa fatta in modo che tutti i contribuenti possano controllare dove vanno a finire i loro soldi; avremo delle sorprese! Grandi..
9) Università, università, università…sviluppata al massimo!
10)Infine, una gestione integrata degli uffici della PA. i quali devono obbligatoriamente essere integrati tra loro e condividere le informazioni, in modo che la burocrazia non abbia il sopravvento come si sta verificando continuamente anche oggi. Un documento non deve essere richiesto all’operatore se è già in possesso della Pa. Diverso è il pagamento di una tassa per le varie domande.
Gli uffici della Pa, devono essere al servizio dell’utente, con il rispetto del lavoro di tutti, e non il contrario come avviene oggi, dove ci sono uffici che addirittura chiedono documenti che nella loro legge di riferimento non sono previsti; in palese violazione della legge!
Questi sono solo una parte delle proposte che mi permetto di suggerire ai vari policiti, i quali se vorranno davvero prendere la giusta via dovranno in tutti i modi staccarsi dall’abbraccio mortale della vicina Italia.
Ma mi sembra che si stia andando su un’altra strada.
Buona giornata.
Marco Severini – Direttore del Giornale.sm