“Sorprende che la sconclusionata opposizione non abbia mai posto l’accento sui curricula di Celli e Podeschi”
Giuliano Tamagnini ha picchiato duro sul Governo ma, del resto, non poteva fare diversamente dopo il successo della fase di mobilitazione lanciata dalla CSU.
Il Governo poteva fare altro ma ha scelto la via della replica bambinesca agitando lo spauracchio della politica. Non è più tempo di cullare tante illusioni poiché siamo entrati a pieno titolo nella Repubblica delle Giovani Marmotte.
C’è un Governo spaesato e sprovveduto, che si muove con grande sciatteria legislativa, dei Qui, Quo e Qua, personaggi ai quali nessuno affiderebbe il governo di un Paese. Un governo che annovera al suo interno marmotte simpatiche, su tutti il Segretario al Turismo che, almeno, con la monorotaia ci fa ogni tanto sorridere rispetto ai suoi svarioni e riconversioni su sanatorie, patrimoniali e turisti che non ci sono.
Ci sono le marmotte saccenti alla Zafferani che tempo addietro fece una previsione su Facebook su quanto sarebbe accaduto nel mondo finanziario… Confuorti chi, vero Zafferani?
Ci sono poi le marmotte furbetta tipo Podeschi e Celli che si spacciano per il nuovo quando con la vecchia politica erano gomito a gomito.
Mi sorprende, per questo, che la sconclusionata opposizione non abbia mai posto l’accento sui curricula dei due perché ne verrebbero fuori delle belle.
Uno nel 1998 era già in consiglio con la Dc, quindi ancora non c’erano le auto elettriche, l’altro era l’enfant prodige del socialismo elettronico sammarinese.
Ma, anche noi, cosa vogliamo pretendere all’opposizione, sconclusionata com’è?
C’è chi nella Dc o giù di lì che pensa (per me pensa anche troppo e a pensar troppo poi vengono forti mal di testa) già alla prossima legislatura, come se quanto accaduto in questi mesi sia tutto normale per chi deve controllare il Governo.
E’ proprio vero la Repubblica delle Giovani Marmotte ha con fini ampi e trasversali.
Un lettore attento