Lo chiedono in una risoluzione i consiglieri regionali Raffaella Sensoli, Andrea Bertani e Gian Luca Sassi del Movimento 5 stelle che invitano la Giunta regionale a chiedere al Governo nazionale se sussista ancora questa ipotesi. «Sono infatti trascorsi oltre cinquant’anni – scrivono i consiglieri – dall’accordo internazionale tra la Repubblica italiana e quella sammarinese, siglato nel 1953, sul ripristino del collegamento ferroviario diretto, interrotto durante la seconda guerra mondiale a seguito dei gravi danni subiti nel corso degli eventi bellici». Gli impegni dell’accordo non hanno trovato attuazione, aggiungono, così che, ad oggi, «il servizio risulta ancora formalmente sospeso (non soppresso) e la linea ferroviaria, il sedime, le aree e le strutture di pertinenza, sono, da un lato, soggetti ai vincoli di un trattato internazionale e, dall’altro, collocati in un contesto ambientale e urbanistico profondamente modificato». I consiglieri riferiscono anche che le amministrazioni locali hanno manifestato l’interesse ad acquisire la disponibilità delle aree interessate dalla linea ferroviaria sospesa per iniziative di qualificazione urbana e di potenziamento della mobilità, anche in forme diverse da quella ferroviaria, ma pur sempre in forme di trasposto ecosostenibili.
