In occasione dello storico successo della Nazionale di San Marino, promossa in Lega C di Nations League dopo la vittoria sul Liechtenstein, abbiamo chiacchierato con il Segretario di Stato allo Sport, Rossano Fabbri. Da questo risultato emerge un periodo particolarmente positivo per lo sport sammarinese, segnato da traguardi che sembravano inarrivabili. Nell’intervista, Fabbri racconta l’importanza del successo, i progetti futuri per lo sport sammarinese e l’influenza che eventi come questi possono avere sul Paese, soprattutto per i giovani che si avvicinano al mondo sportivo con il sogno di un giorno rappresentare la loro nazione. Un dialogo franco e appassionato che testimonia un impegno concreto per trasformare lo sport sammarinese in un vero e proprio simbolo di orgoglio e di crescita.
Segretario Fabbri, la recente promozione della Nazionale di San Marino in Lega C di Nations League rappresenta un traguardo storico. Qual è stata la sua prima reazione?
“È stata un’emozione indescrivibile. La nostra Nazionale è riuscita a compiere un’impresa che fino a poco tempo fa sembrava irraggiungibile. In passato, siamo stati considerati spesso come la squadra da battere facilmente, e ora, grazie a un lavoro metodico, a una gestione tecnica eccellente e a un gruppo che ha dato tutto, San Marino ha finalmente cambiato la propria storia calcistica. Questo risultato non solo premia i giocatori e lo staff, ma rafforza la fiducia di un intero Paese nelle proprie capacità. Il successo ottenuto è la dimostrazione che con impegno e visione si possono raggiungere traguardi significativi anche partendo da un piccolo Paese”.
Da quando è diventato Segretario allo Sport, sembra che San Marino stia vivendo una nuova stagione di successi, dalle vittorie del calcio a ottimi risultati in altre discipline. Crede di portare fortuna?
“La fortuna o la sfortuna non sono argomenti che mi interessano, c’entrano poco con gli ultimi risultati. Piuttosto sono felice che si percepisca una fase di crescita, ma vorrei sottolineare che il merito è di tutti coloro che lavorano costantemente per lo sviluppo dello sport sammarinese. Se i risultati sono arrivati, è perché abbiamo investito non solo in risorse materiali ma anche in formazione e programmazione. Ho sempre creduto che lo sport, per quanto possa sembrare fatto di momenti casuali, sia in realtà il frutto di un lavoro lungo e ben strutturato. Oltre alla fortuna, credo sia importante la costanza e la volontà di costruire un futuro migliore per i nostri atleti”.
Quali sono stati i punti chiave che hanno permesso questo cambio di passo?
“Il cambio di passo nasce dall’investimento sulla qualità delle nostre strutture, sulla preparazione dei tecnici e sulla crescita dei giovani talenti. L’integrazione delle competenze di figure come l’allenatore Roberto Cevoli, un professionista che ha saputo infondere determinazione e metodo, è stato fondamentale. Abbiamo inoltre sostenuto un approccio inclusivo che mira a valorizzare ogni atleta, dando spazio a chi dimostra impegno e dedizione. Tale approccio ha creato una base solida su cui costruire una squadra che rappresenti al meglio lo spirito di San Marino, che è quello di non arrendersi mai”.
La collaborazione con altre federazioni e istituzioni estere è stata decisiva per questo sviluppo?
“Assolutamente sì. Il supporto, la cooperazione con federazioni straniere ha arricchito il nostro sistema sportivo. Inoltre, il sostegno dell’Unione Europea e il confronto con realtà di Paesi vicini hanno rappresentato un valore aggiunto nella preparazione. Attraverso questi rapporti, riusciamo a farci conoscere a livello internazionale e a migliorare il nostro approccio allo sport a tutto tondo”.
La promozione della Nazionale è un grande passo avanti, ma quali sono le prossime sfide che attendono lo sport sammarinese?
“Le sfide non mancano mai, e sono convinto che non ci sia crescita senza ambizione. Oltre a mantenere alto il livello delle nostre rappresentative sportive, stiamo lavorando per creare un sistema in cui ogni disciplina possa contare su una base solida. Vogliamo migliorare l’infrastruttura sportiva e promuovere la pratica sportiva fin dalla giovane età, diffondendo valori come rispetto, inclusione e benessere. Un altro obiettivo primario è preparare i nostri atleti ad affrontare competizioni internazionali con strumenti sempre più avanzati, e perciò continueremo a investire in formazione e aggiornamento”.
Uno degli obiettivi futuri di San Marino è anche quello di far crescere il turismo sportivo?
“Il turismo sportivo è un’opportunità concreta per un Paese come il nostro. Abbiamo un territorio ricco di storia e bellezze naturali, e creare un connubio tra sport e turismo è una scelta strategica. Poter organizzare eventi sportivi di rilevanza internazionale non solo rafforza la nostra immagine, ma attira visitatori e genera ricadute economiche positive. Stiamo lavorando, in collaborazione con il collega Pedini Amati, per creare un calendario di eventi che possa portare sportivi e appassionati a vivere esperienze uniche a San Marino, e siamo certi che l’attrattiva del nostro Paese, insieme alle strutture sportive di qualità, possa fare la differenza”.
Cosa direbbe ai giovani che sognano di diventare i prossimi campioni di San Marino?
“Dico loro di credere sempre nelle proprie capacità e di non abbandonare mai i propri sogni. Lo sport richiede sacrificio, dedizione e soprattutto una passione genuina. Il nostro compito, come istituzioni, è quello di mettere a disposizione strumenti e risorse per supportarli in ogni fase del loro percorso. Credo fortemente che il futuro dello sport sammarinese sia nei giovani e nelle loro aspirazioni, e sono certo che, con il giusto sostegno, potranno raggiungere traguardi che oggi sembrano lontani”.
David Oddone
(La Serenissima)