L’incontro all’Ambasciata d’Italia il giorno della vittoria della Repubblica sul Regno, è una tradizione che va avanti da almeno 50 anni. L’incontro con l’ambasciatore e i cittadini italiani che sono a San Marino ma anche con le autorità amministrative e politiche italiane invitate per l’occasione dall’ambasciatore è un dovere per i membri del governo e del Consiglio di San Marino (personalmente sono mancato solo una volta e quando mi è successo mi sono giustificato). Nessuna seduta del Consiglio è stata interrotta, ma come accade in occasioni di questa natura si è consentito di partecipare a questo secondo impegno abbandonando i lavori per 45 minuti. Non mi pare proprio un tempo determinante considerato che ci sono consiglieri che perdono giornate intere (basta vedere oggi che senza opposizione in aula il pacchetto trasparenza non si sarebbe potuto approvare). Vorrei assicurare Christian che finita la sezione notturna del Consiglio a mezzanotte sono andato a casa a mangiare, perchè in ambasciata non si va certo per quel motivo, per lomeno a me non riesce proprio prendere qualcosa da mangiare passando fra duecnto persone assiepate in un giardino e magari mettersi a mangiare schiacciato contro qualcuno che ti sta parlando. Posso assicurarti ulteriormente Christian che non c’è stata nessuna tavolata, ma è stata l’occasione per dimostrare che il dialogo è aperto. Se vuoi l’elenco delle persone con cui abbiamo avuto l’occasione di discutere dei rapporti con i due paesi posso fartelo,ma fra questi posso assicurarti che c’è anche l’on.le Lombardi che conosco da quando era ancora alla Regione ER ma anche iil comandante della GdF di Rimini. Si Christian l’ho fatto per i sammarinesi che rappresento e che quindi dovevano essere rappresentati in quell’occasione. Mi rammarico piuttosto che molti miei colleghi invece si siano defilati dall’impegno e altri invece non sono venuti perchè non hanno avuto il coraggio di passare in mezzo ai manifestanti. Se hai un ruolo lo devi svolgere anche se non è piacevole e ti assicuro che non è piacevole sottoporsi ad un attacco da cui è difficile difendersi perchè parla alla pancia e non alla testa.
Giuseppe Morganti – Facebook