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Il ricordo dell’”esodo doloroso dalle terre che erano italiane oggi appartiene credo a tutti gli italiani ed è un segno importante della nostra comunità nazionale che tende a una storia condivisa. Fintanto che la vicenda delle foibe e la vicenda dell’esodo non è appartenuta a tutta la comunità nazionale credo che non si potesse parlare di una memoria condivisa. Oggi questo mi lascia sperare su un percorso che va completato ma è già in corso”. Lo ha detto il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, oggi in visita alla Foiba di Basovizza, alla vigilia del Giorno del Ricordo.
In queste foibe ci “sono vittime innocenti”, uccise “per motivi di ideologia o più semplicemente perché erano italiani. Questa è la vera causa che scatenò l’odio titino, l’odio dei comunisti che avevano – per carità – vinto la guerra; avevano motivi di revanscismo e scatenarono qui un odio bestiale che giustamente oggi viene ricordato per quello che fu non solo da noi ma anche dai Paesi che oggi sono vicini all’Italia. Ricordano come qualcosa che non deve mai più ripetersi” quell’odio “che c’è stato tra i popoli e l’odio che c’è stato nei confronti degli italiani”, ha detto La Russa
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