Fra i grandi del mondo, Draghi è apparso grande quanto e più dei più grandi del mondo.
O no?
Oppure volete Di Maio o Conte o Salvini.
La Meloni?
Letta?
Certo l’Italia rimane una media potenza, anche con Draghi.
Certo i nostri limiti non si dissolvono con Draghi.
Però, con Draghi sembriamo una cosa più seria. Con Draghi nessuno può avere alcun dubbio che facciamo le cose un po’( un bel po’!) più seriamente.
Nessuno può avere dubbi su un’Italia, pienamente, Europea ed occidentale.
Nessuno può pensare che l’Italia sia disponibile ad andare con il piattino in mano dai russi o dai cinesi.
Nessuno può pensare che il nostro compagno di viaggio possa diventare Orban.
Nessuno può pensare che la nostra prospettiva stia nell’alleanza organica con Grillo o con i No Wax.
Capito?
Ecco perché serve una prossima legislatura con legge elettorale proporzionale.
Perché Draghi non farà mai un partito suo.
Non è Monti.
Ma alcuni partiti potrebbe correre alle elezioni in nome di Draghi. Dell’uomo che è,
e, soprattutto, del programma che rappresenta.
Abbiamo bisogno di altri anni come quest’ultimo, per tornare a vivere e crescere.
In tutti i sensi.
Se fra un anno, circa, dovessimo, di nuovo, scendere nei bassifondi della politica, con una bella sfida fra Meloni, Salvini, Conte o Letta, beh, sarebbe la fine.
Sergio Pizzolante
