L’estate del Pd della provincia di Rimini: 30 giorni tra Feste dell’Unità e iniziative sui territori. La segretaria provinciale Giulia Corazzi: “Momenti di straordinaria partecipazione e veri presidi di libertà in un grande scambio intergenerazionale, con i giovani sempre più protagonisti al fianco delle nostre ‘colonne’, le centinaia di volontari”
“Una partecipazione straordinaria, con migliaia di persone intervenute ogni sera agli incontri che per un mese intero hanno visto protagonisti ai vari angoli della provincia praticamente tutti i nostri rappresentanti politici e amministrativi del territorio, in Regione e a Roma e trattato i principali temi d’attualità. Una grande condivisione e un dialogo intergenerazionale aperto e costruttivo, con i più giovani impegnati in prima persona al fianco delle nostre “colonne”. Si sono chiuse domenica altre quattordici serate di Festa dell’Unità e devo dire che mai come oggi il Partito Democratico riminese si conferma in salute”. La segretaria provinciale Giulia Corazzi commenta soddisfatta e con un pieno di entusiasmo il doppio appuntamento di Santarcangelo (10 giorni fra il 22 e il 31 agosto) e Riccione, con i quattro giorni del week end lungo, che hanno chiuso appunto il sipario sull’estate delle Feste dell’Unità che ha toccato Canonica, Rimini con il Circolo di via Euterpe e Poggio Torriana.
“Voglio ringraziare prima di tutto i tantissimi volontari che sono il cuore pulsante dell’evento, i Giovani Democratici per il contributo di idee e azioni e tutte le persone e gli sponsor che ci consentono di portare avanti una tradizione che si rinnova anno dopo anno e che in un momento storico come questo riveste un’importanza eccezionale: abbiamo una grande responsabilità come Partito Democratico, ricercare il confronto più ampio in un mood dialettico, costruttivo e di interesse comune, rinsaldare un clima solidale, ricordare che prima di tutto è importante ciò che ci unisce per combattere le diseguaglianze e dar valore a un’Europa oggi in preda a difficoltà e divisioni. Il Pd ha un ruolo vitale nella politica e nella società, deve diventare sempre più un punto di riferimento e coltivare la capacità di ascolto, confronto e riflessione: la passione è l’arma della nostra compattezza, la nostra forza è l’essere l’espressione della comunità e le Feste dell’Unità ne sono l’emblema e la dimostrazione” prosegue Corazzi, ricordando: “Per questo abbiamo costituito per la prima volta un Gruppo Provinciale Feste che avrà il compito non solo di far continuare la grande tradizione, ma di rilanciarle su tutti i territori. Le Feste dell’Unità continuano a essere infatti il cuore pulsante della nostra azione politica estiva, momenti unici in cui le tradizioni del nostro territorio fra buon cibo e musica si incontrano con momenti di approfondimento e di confronto politico. Anche quest’anno abbiamo scommesso sulla loro importanza non solo come momenti di aggregazione ma come veri presidi di democrazia, luoghi di confronto e di incontro dove tutti i partecipanti potevano trovare in qualsiasi momento i nostri rappresentanti politici e istituzionali: a Riccone, e non solo, si sono è visto impegnato tutti il gruppo del consiglio comunale dietro ai fornelli e ai banconi del bar con un grande scambio intergenerazionale tra gli storici volontari e i più giovani che quest’anno sono stati i veri protagonisti”.
Quindi, la chiosa ancor più nel merito e di strettissima attualità: “Anche se partono da una forte tradizione, le nostre Feste non possono non guardare al futuro tenendo i piedi ben saldi nelle sfide che ci pone il presente; per questo a Santarcangelo, che si conferma l’appuntamento più grande e importante della provincia, abbiamo scelto di dare grande spazio a incontri e dibattiti che avessero come protagonisti le storie e l’impegno di tante personalità del nostro Paese e di tante associazioni e realtà che lottano tutti i giorni per un mondo di pace e di uguaglianza.
Lo abbiamo fatto raccogliendo anche l’appello della nostra segretaria Elly Schlein, che ci ha chiesto di iniziare le Feste parlando di ciò che sta accadendo a Gaza, una strage disumana senza fine aggravata ora anche dalla carestia. In questi giorni abbiamo tutti gli occhi puntati sulla Global Sumud Flotilla, una missione umanitaria che non ha precedenti e quello che noi possiamo fare è unirci, protestare, scendere nelle piazze per dire che il popolo palestinese deve essere riconosciuto in uno Stato. Che servono sanzioni per Israele e che l’indifferenza di questo Governo non ci rappresenta e non ci rappresenterà mai. Lo abbiamo detto nelle Feste e lo continueremo a sostenere ovunque finché sarà necessario”.