Con riferimento all’articolo apparso oggi su un quotidiano sammarinese, che presenta un verbale verosimilmente redatto dal Presidente della Consulta dei Sammarinesi all’estero ed ulteriori commenti effettuati dallo stesso, la Segreteria di Stato per gli Affari Esteri e Politici precisa quanto segue.
Attraverso la proposta di riforma della PA si prevede la ristrutturazione del Dipartimento Affari Esteri, con la soppressione di alcune dirigenze e la creazione di nuove che tengono conto delle attuali esigenze nei rapporti internazionali. Viene ad esempio istituita la Direzione Affari Europei, essenziale per gestire nei prossimi anni in maniera confacente all’importanza i rapporti con l’Unione Europea.
La soppressione di alcune dirigenze non significa peraltro soppressione di funzioni, che restano in capo al Dipartimento, ma persegue la volontà di ottimizzazione dei servizi e delle risorse.
La riforma non prevede dunque affatto lo “smantellamento” dell’Ufficio Rapporti con le Comunità all’Estero, come si è avuto modo di ben chiarire ai rappresentanti della Consulta. Resterà in pratica nella medesima situazione in cui si trova oggi poiché la Direzione, ancorché prevista sulla carta, non è ricoperta da anni. L’obiettivo è piuttosto di farla funzionare nel modo più efficace possibile.
Il Governo non ha inoltre alcuna intenzione di sopprimere neppure il Centro Studi sull’Emigrazione con il suo Museo dell’Emigrante, che si vuole al contrario valorizzare maggiormente rispetto a quanto avviene ora. Nella proposta si mantiene l’unità organizzativa demandandone la parte espositiva al Museo di Stato, così come da anni sollecitato da più parti, mentre il Dipartimento Affari Esteri manterrà il compito di gestire la parte relativa al Centro Studi. In ogni occasione il Segretario Mularoni ha ribadito l’assoluto interesse a mantenere e rilanciare la gestione del patrimonio storico legato all’emigrazione sammarinese, il cosiddetto Archivio della memoria, strumento unico nel suo genere e di grande valore, in quanto consente di risalire a informazioni preziose e altrimenti difficilmente accessibili relativamente ai flussi migratori degli antenati. A conferma di tale interesse si evidenzia che la Segreteria agli Esteri ha favorito il ripristino della fruibilità di tale archivio, bloccata in passato. Il fenomeno migratorio è infatti parte della storia e della natura sammarinese in dimensioni ben più importanti che in tanti altri Paesi e non è immaginabile disperdere il patrimonio acquisito nella materia.
Alla Consulta dei Sammarinesi all’Estero non viene tolto nulla, si sta anzi lavorando per far funzionare meglio le strutture già esistenti.
Quanto ad altri punti sollevati si fa presente che:
1) La convocazione della ultima pre-Consulta era stata preventivata già in sede di predisposizione di bilancio e il modesto ritardo rispetto alla consueta tempistica nell’adozione della delibera di impegno di spesa non è da imputarsi a temporeggiamenti politici quanto ad uno scarso tempismo dell’attività amministrativa;
2) il progetto di riforma della Consulta è al vaglio dei Segretari di Stato e vi si sta prestando massima attenzione, in vista di una discussione approfondita entro il mese di giugno;
3) le problematiche pensionistiche sono state inserite nell’agenda delle priorità. Si sta lavorando per inquadrare la panoramica nel suo complesso e studiare le modalità per giungere velocemente alla stipula di convenzioni bilaterali che risolvano un problema di vecchia data;
4) il canone doganale che San Marino riceve dall’Italia non è assolutamente commisurato dal numero totale dei cittadini sammarinesi nel mondo, ma, in base agli accordi bilaterali, è una contropartita della rinuncia che storicamente San Marino ha compiuto relativamente all’esercizio di alcune prerogative;
5) l’idea di associazionismo implica un atto volontario di manifestazione della volontà di far parte di una associazione: la proposta dunque di ritenere i cittadini residenti nella circoscrizione consolare di pertinenza iscritti automaticamente alle Comunità in assenza di tale manifestazione di volontà è contraria ai principi fondamentali dell’associazionismo;
6) si stanno da tempo sollecitando le Associazioni dei Sammarinesi residenti all’estero ad identificare iniziative che possano identificare professionalità di concittadini, ai fini di verificare opportunità di collaborazione nonché valorizzare i giovani residenti all’estero e consentire la loro conoscenza dei giovani residenti in Repubblica.
