La situazione tra Israele e Hezbollah è precipitata, con centinaia di missili lanciati nelle ultime ore dal Libano.

La tensione tra Israele e Hezbollah ha raggiunto un nuovo livello di gravità nelle ultime ore, con uno scambio di fuoco che ha coinvolto centinaia di missili. Hezbollah, il gruppo militante sciita libanese, ha lanciato una serie di attacchi missilistici dal sud del Libano, colpendo aree civili nel nord di Israele, tra cui la città di Haifa e la valle di Jezreel. I missili hanno costretto circa 500.000 persone a rifugiarsi nei bunker, mentre le sirene d’allarme hanno continuato a risuonare nelle aree colpite, creando una situazione di costante terrore.

Gli attacchi di Hezbollah hanno utilizzato, oltre ai razzi standard, i più avanzati missili Fadi 1 e Fadi 2, che, secondo il gruppo libanese, hanno colpito obiettivi militari e complessi industriali in Israele, tra cui la base aerea di Ramat David. Tuttavia, queste affermazioni non sono state confermate da fonti israeliane. Al contrario, Israele ha riferito che i suoi sistemi di difesa aerea, inclusi l’Iron Dome e altri dispositivi di intercettazione, hanno avuto un’alta percentuale di successo, anche se alcuni razzi sono riusciti a raggiungere il suolo, causando danni e feriti lievi?.

In risposta agli attacchi, l’Israeli Defense Forces (IDF) ha lanciato una serie di raid aerei mirati contro infrastrutture di Hezbollah nel sud del Libano, colpendo siti di lancio di missili e altre installazioni strategiche del gruppo. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato che gli attacchi contro Hezbollah continueranno finché il gruppo non comprenderà il prezzo delle sue azioni. Il capo di stato maggiore dell’IDF, Herzi Halevi, ha ribadito che Hezbollah sta pagando un prezzo molto alto per le sue provocazioni?.

L’escalation non si limita al fronte settentrionale. Israele continua le sue operazioni nella Striscia di Gaza, dove sono stati uccisi sette palestinesi in un attacco aereo condotto contro obiettivi di Hamas. Tel Aviv sta anche cercando di verificare se il leader di Hamas, Yahya Sinwar, sia stato eliminato durante un recente raid a Gaza. Sebbene le prime indicazioni suggeriscano che la sua morte sia improbabile, le indagini dell’intelligence israeliana continuano, alimentando speculazioni sulla sorte del leader?.

La situazione rimane particolarmente tesa anche a livello internazionale. La Casa Bianca ha espresso preoccupazione, affermando che un’escalation militare non è nell’interesse di Israele e ha invitato le parti a contenere lo scontro. Anche l’ONU ha lanciato un appello per la moderazione, con il segretario generale Antonio Guterres che ha avvertito del rischio di una “catastrofe” se il conflitto dovesse estendersi ulteriormente. La comunità internazionale teme che l’escalation in Libano possa destabilizzare ulteriormente la regione, già provata dagli scontri in corso a Gaza?.

Hezbollah, dal canto suo, ha dichiarato di essere entrato in una “nuova fase” del conflitto, affermando che continuerà a rispondere agli attacchi israeliani fino a quando non ci sarà un cessate il fuoco nella guerra a Gaza. Il gruppo ha anche annunciato che tutti gli scenari sono sul tavolo, suggerendo che il conflitto potrebbe estendersi ulteriormente?.

Questa escalation tra Israele e Hezbollah rappresenta uno dei momenti più pericolosi del conflitto, con il rischio di un’estensione delle ostilità anche verso altre aree del Medio Oriente, come l’Iraq e la Siria, da cui sono già stati lanciati droni e missili contro Israele, presumibilmente con il sostegno dell’Iran. La situazione resta in evoluzione, con gli occhi della comunità internazionale puntati su questo conflitto che rischia di destabilizzare l’intera regione?.