La rivalità tra la Filodrammatica di Città e quella di Borgo durò per parecchi anni e la sua storia non fu priva di rivalse reciproche e goliardate. Poi, il tempo mitigò la contesa tra i due Gruppi e infine le due Filodrammatiche decisero di fondersi in un unico gruppo e prese vita la “Filodrammatica di San Marino”.
Foto 1 (Da sinistra: Lya Balsimelli, Michi Fortunato, Giovanni Zonzini)
Per rendere l’idea della rivalità esistente tra le due Filodrammatiche di Città e Borgo, è sufficiente ricordare che anche dopo la fusione in un unico Gruppo, per diversi anni quando la Filodrammatica di San Marino recitava in Città i “Borghigiani” non salivano al Teatro Titano e quando recitava al Teatro Concordia i “cittadini” non scendevano a Borgo.
Foto 2 (Da sinistra: Lya Balsimelli e Giuseppina (Pinetta) Tamagnini)
Vittorio Campi attraverso un suo scritto dal titolo “Cinquant’anni di storia teatrale a San Marino”, apparso nel 1957 sulla rivista curata dall’allora Ente di Stato per il Turismo delinea la situazione esistente: “….Allora il cinema e il teatro facevano le sue prime, timide apparizioni solo a Roma e a Milano, e non erano ancora un divertimento, e il “calcio” doveva ancora ritrovare la via della vecchia patria italiana. Anche il ciclismo era ben lontano dall’essere uno sport, benchè avesse già il suo Pontecchi.
Il pubblico il “tifo” lo faceva per attori e cantanti, i quali sul principio di secolo (“900) facevano vita a parte, ed erano considerati ancora esseri un po’ misteriosi……Un accordo fra il Governo e la Direzione Generale del Teatro Titano, che prevedeva un conguaglio statale fra incasso e spese reali, permise all’impresa Filippo Della Balda di presentare al nostro pubblico Maria Melato, Guido Donadio, Renzo Ricci e la Magni, Gandusio e Dina Galli……Anche il periodo bellico della seconda guerra mondiale l’attività teatrale non venne del tutto a mancare a San Marino e per quel che riguarda il teatro il merito fu ancora una volta della Filodrammatica locale.”
Foto 3 (Vittorio Campi)
Vittorio Campi, attore professionista di cinema e teatro, ha preso parte il 3 settembre 1929, al lavoro teatrale “San Marino” di Ugo Falena e, nel 1948, al film “Lo sconosciuto di San Marino”. Ad un certo punto della sua vita scelse di vivere a San Marino. Divenne corrispondente de “Il Resto del Carlino” e collaborò con l’Ente di Stato per il Turismo.
Negli anni Vittorio Campi sviluppò un forte attaccamento alla nostra Repubblica, alla sua storia e alle sue tradizioni, che spesso fece conoscere attraverso le sue corrispondenze e scritti apparsi sui giornali con i quali collaborava.
Le sue spoglie riposano ora a Montalbo. Sulla lapide egli ha lasciato scritto: “Visitai molte parti del mondo ma nessun luogo mi piacque più di questa libera Terra di San Marino, che amai fino all’ultimo momento:”
Foto 4
(1965 – Da sinistra in piedi: Marino Serra, Luciano Sansovini. Da sinistra seduti: Amedeo Venerucci, Ferruccio Casali, Roberta Venerucci, Paolo Gazzi, Marina Guardigli, Eugenia Sammarini, Gabriele Bollini, Elda Bardelli)
I pressanti impegni della vita allontanarono dalle scene molti dei migliori e più appassionati filodrammatici e allora, a poco a poco, l’attività della Filodrammatica di San Marino dovette segnare il passo perdendo di continuità. Sempre Campi nel suo articolo ci ricorda con malcelata malinconia: “…Un ultimo tentativo lo fece lo scomparso attore Arnaldo Martelli, ma il risultato non fu davvero incoraggiante, il pubblico ormai tutto preso dal cinema e dagli sports, non incoraggiò affatto”. Ma poi accadde che…….
Foto 5 (Febbraio 1969 – Da sinistra: Augusto Casali e Nello Casali)
Foto 6 (Anni “60 – Renato Giordani)
Foto 7 (3 dicembre 1990 – “Camere da Letto” di Alan Ayckbourn – Da sinistra: Enea Zani, Luca Casali)