LA STORIA DI SAN MARINO con Emilio Della Balda. Garosci analizza anche un Compendio della vita di San Marino lasciato inedito dall’abate Luc’Antonio Gentili

Aldo Garosci analizza anche un Compendio della vita di San Marino lasciato inedito dall’abate Luc’Antonio Gentili, affermando che non aggiunge nulla alla leggenda tradizionale, cercando di razionalizzare il racconto dei Bollandisti. Fa nascere Marino, infatti, da “genitori cattolici nella città e isola di Arbe in Dalmazia sul declinare del terzo secolo; lo fa “approdare a Rimini verso l’anno trecento dell’era cristiana”; lo fa morire poco dopo “l’esito infausto del riminese concilio” del 339.
Il Gentili lascia anche una relazione su San Marino che riprende quella di Matteo Valli, anche se con minore passione politica. Ripercorre la storia di San Marino nello spirito patriottico degli scrittori dei secoli precedenti. Garosci scrive:” Quel che forse è più notevole in questo racconto è la persistenza del sentimento locale, il ricordo dell’antico stato di Urbino e del legame che stringeva ai sovrani le popolazioni, e con esse anche la Repubblica”.
Il Gentili dà importanza agli edifici, specialmente a quelli utili come le cisterne e le cerchie murarie. Descrive accuratamente il modello giuridico del governo. Rileva che ” dassi a’ forestieri la cittadinanza, purché per sei anni continui abbiano soggiornato nella terra e suo territorio senza scandalo”.
Emilio Della Balda