Il Malegonnelle era uno studioso, un uomo colto e quindi fa sapere alla regina Cristina che a San Marino troverà con chi fare un discorso da persona colta. Garosci rileva che ” l’interesse per la cultura fosse vivo a San Marino in quel torno di tempo è attestato dalla fondazione per lascito della ” Congregazione Belluccia”, cioè del collegio di istruzione laica Belluzzi, sul finire del secolo.
Il Malegonnelle accenna ad un interesse sammarinese per le scienze e Garosci ne deduce che ” se davvero l’élite sammarinese partecipò all’interesse intellettuale dell’Italia del Seicento per le nuove dottrine scientifiche, potrebbe anche questo considerarsi tra gli elementi che mantennero la tradizione della libertà locale”.
L’orazione documenta la vivacità che il mito sammarinese riservava nella parte colta del Seicento. Ritiene Garosci che l’orazione diede qualche frutto qualche anno dopo in un clima di Arcadia meno irreale che vagheggiava la vita semplice e lontana dalle corti, nonché l’interesse per l’indipendenza e per le forme di vita libere.
Emilio Della Balda
