Anche il medico Giovan Maria Lancisi indaga sulle ragioni che conservarono per tanti secoli la Repubblica di San Marino. Scrive alcune lettere con l’intenzione di pubblicarle nel 1705 ma rimasero inedite fino al 1841 !
In realtà era la descrizione di un viaggio nel Montefeltro al seguito del Cardinale Legato di Urbino (che era nipote del papa), Annibale Albani.
Lancisi entra in polemica con il Malegonnelle facendo intendere che la sua descrizione pastorale fosse una offesa alla Repubblica e si dichiara scandalizzato.
La San Marino del Lancisi non è “un aggregato di soli pastori” e mette in evidenza l’accoglienza del “signor Capitano Belluzzi, fratello di Monsignor Vescovo di Camerino, e Capitano generale della Repubblica…”; per strada s’ incontrano “uomini suburbani, né quali si scorge una certa confidente libertà, che va respirando chi vive in quell’aria” e sono schierate milizie imponenti: “bella e ben armata gente in numero di sopra mille fanti; alzammo alquanto più l’idea di questa Repubblica, la quale per difender se stessa da un’improvvisa incursione non ha bisogno di soccorsi stranieri…”.
Lancisi è sorpreso che San Marino “è un luogo popolato, ed è civile…”. Osserva la buona società del posto: “ci sono maritate molte donne delle città circonvicine, come una Sanfredi e una Staccoli di Urbino in casa Maggi, una Giordani di Pesaro in casa Belluzzi, una Corboli, una Bonaventura e una contessa Oliva parimenti di Urbino in casa Gozzi (Gozi)”.
Vi sono belle case, come “il palazzo dei Signori Maggi… ed edifici dignitosi: ” Il palazzo del pubblico è molto grande, ed è posto in isola con una piazza pensile, dinanzi dove si suol tirare con alcuni balestrieri al segno…
Nel palazzo pubblico vi è un bel teatrino, dove ora a spese de’ vostri timori concepiti per ragione del tremuoto, si van facendo le opere, concorrendovi molta gente delle vicine città, nelle quali è proibita ogni festa di carnovale…”.
Osserva Garosci che a questa Arcadia civile della buona società corrisponde anche l’Arcadia politica. E i tratti oligarchici della piccola Repubblica sono notati dal Lancisi con acume, pur restando tratti di semplicità e di libertà. (…) Emilio Della Balda
