La storia di San Marino con Emilio Della Balda: ”La fazione alberoniana sosteneva che i “signoreggiatori” non pagavano i debiti ed avevano del loro stato formato un nido di falsari, sicari, e banditi di galera”

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La fazione alberoniana sosteneva che i “signoreggiatori” non pagavano i debiti, respingevano il peso delle tasse sugli altri, si servivano, per amministrare la giustizia, dei peggiori ribaldi, pronti a fare la loro volontà:” avevano del loro stato formato un nido di falsari, sicari, e banditi di galera e di vita, non solo dagli Stati de’ Principi assoluti, ma dal Pontificio medesimo, ed a questa perfida razza di gente conferivano gl’impieghi di Ministri de i Tribunali…”.
L’obiettività, porta Garosci ad affermare che le accuse non erano documentate anche se si può supporre che del vero ci fosse, pur non riguardando essenzialmente la classe dirigente sammarinese. Infatti proprio il congiurato Belzoppi teneva alle sue dipendenze un vero “bravo”, il ” Salgaredo “, e quando i signori tengono ” bravi”, è difficile che i birri siano stinchi di santo.
Ma l’Alberoni faceva scrivere contro San Marino soprattutto per << impressionare>> l’opinione ecclesiastica, sulla quale si esercitava l’influenza delle potenze per revocare l’ingiustizia commessa, presentando San Marino come ” centro di empietà e irreligione”.
Bellardi scrive fatti inventati:” …la immunità violata; le ruberie nelle Chiese commesse; profanati li sacri Templi… e fino la statua del loro gloriosissimo protettore San Marino strascinata sacrilegamente in mezzo alla Chiesa, e staccate le braccia…”
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Emilio Della Balda
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