La strategia di Salvini per sconfiggere la sinistra in Ue

Creare un “gruppo forte e unito” all’interno del Parlamento europeo. Che sia capace di riunire le migliori forze dei tre attuali gruppi di centrodestra presenti in Europa e fungere, al tempo stesso, da alternativa alla sinistra. È questo l’obiettivo che intende perseguire Matteo Salvini, come spiegato dal leader leghista in Portogallo, a Estoril per partecipare alla videoconferenza ID (Identità e Democrazia) A Project for another Europe.

La strategia di Salvini

Il mio obiettivo, per creare davvero un’Europa fondata sul lavoro, sui diritti, sulla famiglia e sulla partecipazione, è creare un gruppo, forte è unito, che metta insieme le forze migliori dei tre attuali gruppi di “centrodestra”, alternativi alla sinistra (anche estrema) che fino ad oggi ha dettato legge al Parlamento europeo“, ha affermato Salvini ad Affaritaliani.it.

Al fine di estromettere dal dibattito politico europeo concetti politici che hanno plasmato il modus operandi di Bruxelles (prendiamo, ad esempio, l’austerità), il leader leghista ha dimostrato di avere le idee chiare. Salvini ha espresso l’intenzione di dare vita, in Europa, a un gruppo unico di centrodestra formato da più partiti. Quali? L’ex ministro dell’Interno ha citato Identità e Democrazia (Id), il Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti europei (Ecr) e il Partito Popolare Europeo (Ppe).

I partiti da federare

Tutto, insomma, ruota attorno alla eventuale creazione di una sorta di federazione che sia in grado di formare un gruppo unico di centrodestra. I numeri al Parlamento europeo non mancano, visto che Id può contare su 73 deputati per 10 nazionalità (Lega a quota 27), Ecr su 61 per 14 nazionalità (Fratelli d’Italia ne ha 7) mentre il Ppe ben 178 per 27 nazionalità (Forza Italia a quota 10). A questi si potrebbero aggiungere i 12 deputati di Orban non ancora iscritti. È così, quindi, che prenderebbe forma un gruppo di centrodestra chiamato a ridare nuova spinta all’Europa e contrastare quella sinistra che ha ormai egemonizzato l’europarlamento.

Scendendo nel dettaglio è tuttavia interessante analizzare le anime che andrebbero a formare questa ipotetica nuova creatura. Partiamo con Id: fanno parte del citato gruppo sovranista i belgi del Vlaams Belang, gli austriaci del Freihelitiche Partei Osterreichs (Fpo), i francesi del Rassemblement national e i tedeschi dell’Afd. Ecr, gruppo conservatore ed euroscettico, incarna forze politiche come gli spagnoli di Vox, i polacchi di Diritto e Giustizia e i Democratici Svedesi. Il Ppe, conservatrice ma dai toni più moderati, è noto per accogliere tra le sue fila, tra gli altri, i tedeschi del Cdu. A questi si aggiungerebbero i 12 deputati di Orban.

Dopo il Covid, nulla è più come prima: lavoro, salute, sicurezza e libertà devono tornare al centro del dibattito europeo, basta con austerità e organismi poco democratici e trasparenti che decidono sulla pelle di 500 milioni di persone“, ha infine tuonato Salvini svelando le sue carte e presentando il suo ultimo progetto per cambiare l’Europa dall’interno.


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