La televisione è inguardabile … di Sergio Pizzolante

Si è sempre detto che fu la televisione ad unire l’Italia dopo la guerra, fu anche alle radici dei magnifici anni 60, poi del boom economico, di una Italia via via liberata dal grigiore della miseria, che comprava la 600 e indossava la minigonna.
Tutti imparavano l’italiano grazie alla televisione. Come anche le buone maniere, lo stile italiano, la buona educazione, l’amore per la canzone,per il cinema, per il teatro.
Per il bello. Per imparare a sognare.
Abbiamo imparato a rispettare lo Stato.
A capire la politica. Quella vera. Alta.
Guardavamo anche i leader avversari, che erano messi nelle condizioni di ragionare e noi di capire i ragionamenti.
E di crescere dissentendo.
Televisione maestra di vita.
Guardiamo adesso.
Impariamo ad odiare.
I giornalisti si sono sostituiti ai politici dando di se il peggio dei politici. Si invitano fra di loro a turno per promuovere libri. Per distruggere la politica, lo Stato.
Un Cazzullo che va dappertutto per promuovere il libro sul fascismo ha bisogno di evocare il ritorno del fascismo, la Meloni con gli stivaloni, per vendere qualche libro in più.
La Gruber che fa dire all’ospite fisso professore di Pisa, quando non ci sono Travaglio e Scanzi, dei quali la Gruber è ospite sempre, che il miglior discorso al Senato l’avrebbe fatto Scarpinato.
Il quale ha detto che l’attuale Presidente del Consiglio rappresenta un partito che affonda le sue radici nella destra stragista e mafiosa.
E la Gruber ride soddisfatta.
Un Porro che da un paio d’anni vede mostri ovunque.
Un Formigli che organizza le manganellate contro i “fascisti” ogni giovedì.
Che costruisce mostri ovunque.
Floris che fa la televisione in appalto, appaltando spazi, bancarelle di pensiero, una fiera degli orrori, ogni sedia ad ogni venditore di tappeti, per catturare brandelli di pubblici diversi, i più disparati, animali strani, tutti diversi ma quasi tutti ugualmente incazzati con la politica, con lo stato, con l’Europa, con l’America.
Tutto questo mentre lui e Di Battista si fanno gli occhi dolci.
E la Palombella che fa l’anti Gruber, sempre con l’atteggiamento di chi capisce, la sa lunga, che traduce i discorsi degli ospiti senza averli capiti.
E la Gentili che, va beh, non posso parlar male della Gentilì, non ci riesco…
Tutto inguardabile ormai, non impariamo niente.
Disimpariamo anche l’italiano.
Chiudiamo la televisione la sera in attesa che arrivi il giorno per andare a comprare i manganelli.
È una televisione che fa crescere odio, disprezzo per gli altri, per chiunque.
Una informazione che disinforma, che disunisce, che distrugge.
Inguardabile.
Sergio Pizzolante