Chi fotocopia un giornale o lo invia per intero in formato elettronico per mail infrange la legge ed è sanzionabile nella misura di 100 euro per ogni copia illecita, fino ad un massimo di 50 mila euro. E’ quanto prevede la riforma sull’editoria, diventata legge sul Titano il 24 novembre 2014.
A distanza di un anno dall’entrata in vigore della norma, però, non è stata elevata nemmeno una sanzione e questo perché l’abitudine di fotocopiare i giornali è pratica molto vecchia e messa in atto anche da chi dovrebbe far applicare la legge: praticamente tutti i ministeri sammarinesi fotocopiano intere pagine di giornale e le allegano alle rassegne stampa da inviare ai vari uffici. Una pratica contro la quale da anni combattono i quotidiani sammarinesi, ma che non sono ancora riusciti a vincere nonostante le varie iniziative di sensibilizzazione al problema. Ultima delle quali è quella messa in atto da un giornale del Titano, La Tribuna sammarinese, che ha lanciato la campagna ‘Stop fotocopie’, da parte della stessa testata, che invita i lettori a rispettare la legge con poche, semplici, pa».
Consideriamo che San Marino ha da pochi mesi istituito una Consulta dei giornalisti ed editori che sta elaborando un codice deontologico e un’Authority che ha il compito di vigilare sulla corretta applicazione della norma sull’editoria.
