La vera natura di Vannacci … di Sergio Pizzolante

Se 500 mila persone ti danno il voto hai ragione? No!
Questa cosa che la forza vince, anche no!
Putin vince, ha ragione? No!
Vincevano anche Hitler e Mussolini e Stalin, avevano ragione? No!
Non paragono Vannacci a loro. Certamente.
Deve ancora crescere e spero che non crescerà.
Però contesto il meccanismo mentale, un concetto meccanico, che sta prevalendo, nel dibattito pubblico: la forza ha ragione.
No! La forza può vincere ma non sempre ha ragione.
Putin sta vincendo in Ucraina, ma non ha ragione. Per niente. Putin è un criminale.
Anche se è forte rimane un criminale.
E Vannacci ieri da Porro ha iniziato a svelare la sua vera natura.
Ieri si è tolto la vestaglia e ha mostrato il pelo.
Lo ha anche detto: ho molto pelo sullo stomaco.
Aveva mostrato solo quello sul petto sino ad ora.
Bisogna trattare con Putin dice, come si trattava con Stalin.
Prima del voto non era così esplicito. Dissimulava. Lasciava intendere. Addolciva il viso. Adesso intende, con grugno deciso.
Ma la trattativa con Stalin ha consegnato decine e decine di milioni di persone a vivere privi di libertà nei paesi satelliti della Russia, osserva Sallusti.
E Vannacci, senza più vestaglia ormai, risponde deciso: altrimenti li avrebbe uccisi tutti.
E pratico lui. Pragmatico.
Alla bestia bisogna dar da mangiare.
Quindi ucraini, o rinunciate alla libertà o la morte. Caxxi vostri. La forza non solo vince ma ha anche ragione.
E’ il cambio di paradigma rispetto alla civiltà che abbiamo coltivato e amato.
Io cretino, pensavo che il sostegno alla dissidenza anti sovietica e la lotta anticomunista( e a quella nazi fascista prima) fosse stata una conquista dell’umanità, contro la forza bruta della dittatura, fosse qualcosa di cui andare orgogliosi.
Come la lotta contro Mussolini, Hitler, Pinochet, Franco. Che cretino.
Io pensavo e penso che gli ucraini che lottano per la loro libertà siano eroi, da sostenere con ogni sforzo.
Io penso che stiamo facendo troppo poco.
Vannacci, in piena sintonia col comunista di Santoro, D’Orsi, ci dice che no, la pace( con resa a Putin) o la catastrofe. La forza deve vincere.
Putin ringrazia.
Dice che lui è della Folgore. Ormai la vestaglia è sotto terra. Lui è delle forze speciali. Lui è speciale. E’ sempre stato speciale. E quelli speciali devono andare avanti. I malumori nella Lega? Se ne faranno una ragione, lui parla solo con Salvini, c’è solo Salvini, il governo italiano continuerà a sostenere l’Ucraina? Salvini la pensa come lui, dice. Quindi no.
Faremo cose sensazionali dice, vedrete. Vedrete. Senza più freni ormai. Senza più precisazioni, ritrattazioni.
E’ l’esaltazione dell’essere speciali. Superiori.
Forti della forza.
Ma è quello che pensa la gente, dicono in tanti ormai. Che tristezza.
Si infatti.
Il disabile non è abile, cosa vuole?
Il gay è ricchione, cosa vuole?
Il nero è negro, cosa vuole?
Sei negro, quindi non corrispondi ai tratti italiani.
Cosa vuoi?
Non sei nella maggioranza, nella forza( siamo sempre lì) della maggioranza.
E’ statistica. I numeri vincono. Sono più forti di ogni umanità. Di ogni pensiero umano. Di ogni principio di civiltà. Di ogni sforzo evolutivo delle condizioni umane.
Siamo animali. Il più forte vince.
Si credo che sotto questo scivolo c’è Vannacci e tutti i Vannacci che sono in noi. Sempre di più. 500 mila almeno.
E’ quello che pensa la gente.
Io non sono gente. Io no.
Anzi provo rabbia e pena per un Paese che si affida a magistrati e generali.
Alla forza come paradigma della ragione.
Principio di ogni dittatura.
Sergio Pizzolante