La vergogna di un paese barbaro
Bisogna leggere questo libro di Facci.
Ricostruisce gli anni di Tangentopoli, i giorni, le ore, i minuti, delle aggressioni a Craxi. E al Psi. Le monetine, gli insulti, la violenza, l’ignavia.
Terribile! Terribile!
Ho vissuto tutto. Minuto per minuto.
Quando la sera riuscivo ad andare a dormire, chiudevo le serrande delle stanze dei miei figli, per paura potessero vedere i lampeggianti alle 5 di mattino. E telefonavo ai miei amici e compagni. Se rispondevano, erano ancora liberi. Ricordo tutto. Ma rileggerlo tutto insieme fa ancora una grande impressione.
Chi ha vissuto l’aggressione a Berlusconi, beh, non può capire, chi ha vissuto l’aggressione a Renzi, beh, non può capire, cosa è stata l’aggressione a Craxi e ai socialisti. E ad un parte dei democristiani e al pentapartito e alla Prima Repubblica.
Feroce!
In pochi mesi hanno disintegrato i 5 partiti che hanno fatto la storia d’Italia, portandola dalla miseria ad essere la quarta potenza economica al mondo. Migliaia, decine di migliaia di arresti. 48 suicidi. Tutti i giorni. Gogna, inseguimenti, sputi, violenza. Avvisi di garanzia come sentenza di morte.
Io, per capirci, che non ho avuto vicende giudiziarie, ho girato per un anno due come un appestato. I socialisti insultati e derisi nei bar e nelle fabbriche.
Le monetine, i giudici eroi, il conformismo idiota, violento, della stampa.
Gli arresti per estorcere confessioni false, accuse infamanti. Per autodichiarare la propria indegnità, la morte civile.
È tutto vero. Leggete. Leggete.
Detto questo, dato a Facci quello che è di Facci, no, non sono d’accordo, caro Facci, su una cosa.
Tu difendi Craxi, perché hai visto, gli sei stato accanto, grazie. Ma definisci i socialisti “banditi”. Come i peggiori nemici di Craxi. Ti metti dalla loro parte, gli dai ragione.
Perché hai visto molta ignavia, certo, voltafaccia, persone che a Craxi dovevano tutto e che lo hanno abbandonato, tradito, certo. Hai visto divisioni, cedimenti al nemico, certo. Dispersione. Fughe. Certo. D’accordo.
Ma tu hai descritto un leader e un popolo che hanno visto la bomba atomica esplodere loro addosso. L’hai visto. E vissuto. E lo racconti. E bene.
Quindi , no. Basta, ho motivo anche io di essere arrabbiato. Ma il tuo giudizio è inaccettabile. Qualsiasi comunità non avrebbe retto di fronte a tale aggressione.
Poi hai scritto anche una cosa che mi riguarda che non è vera. Pazienza.
Hai scritto molte cose vere.
Libro da leggere. Assolutamente.
Sergio Pizzolante
