La “Vita Sancti Marini” da Osaka a Shanghai: San Marino dona la sua storia al World Expo Museum

Un pezzo della storia millenaria di San Marino resterà come eredità permanente in Asia. Domani mattina, 14 ottobre, il Padiglione della Repubblica a Expo 2025 Osaka sarà teatro della cerimonia ufficiale di donazione della copia del manoscritto “Vita Sancti Marini” al prestigioso World Expo Museum di Shanghai. L’opera, che è stata esposta per i sei mesi dell’Esposizione Universale, diventa così un simbolo duraturo della cultura e dell’identità sammarinese nel mondo.

L’annuncio è arrivato tramite un comunicato ufficiale. Sarà il Commissario Generale di San Marino per Expo 2025, Filippo Francini, a formalizzare la consegna ai rappresentanti del museo cinese. La preziosa copia del manoscritto, che narra le origini del Santo fondatore, era stata donata al Padiglione dall’editore Imago di Rimini, e ora andrà ad arricchire la collezione permanente del museo che custodisce la memoria delle Esposizioni Universali.

Questo gesto rinnova un legame speciale, seguendo le orme di un’altra importante donazione: al termine di Expo 2010 Shanghai, la Repubblica donò la Statua della Libertà, che ancora oggi testimonia la partecipazione sammarinese a quell’evento. La consegna del manoscritto rafforza quindi una tradizione di lasciti culturali di grande valore simbolico.

“Con questo gesto – ha dichiarato il Commissario Generale Filippo Francini – la Repubblica di San Marino rinnova la propria volontà di lasciare una traccia duratura all’interno della memoria delle Esposizioni Universali. È un modo per condividere, attraverso la cultura e la storia, i valori di libertà, pace e cooperazione che da sempre ispirano il nostro Paese”.

La donazione non rappresenta quindi solo la conclusione di un percorso espositivo, ma la conferma del ruolo attivo che San Marino intende giocare sulla scena internazionale. Un’eredità che, unendo la tradizione storica alla dimensione globale dell’Expo, vuole costruire un ponte culturale tra la più antica Repubblica del mondo e la platea internazionale, lasciando un segno tangibile che sopravviverà alla chiusura dei cancelli di Osaka.