L’allarme di Piantedosi: “La paura non va strumentalizzata”

Appena entrato in carica, Matteo Piantedosi ha firmato una svolta al Viminale. Addio ai tempi di Luciana Lamorgese, l’ex prefetto di Roma ha messo a punto un piano per fermare l’immigrazione clandestina. Ma riflettori accesi anche sulla situazione interna, con il rischio di proteste legate alla strumentalizzazione della paura. Per il ministro dell’Interno, i primi segnali sono già stati registrati.

L’allarme di Piantedosi

Intervenuto alla cerimonia inaugurale dell’anno accademico della Scuola Superiore di Polizia a Roma, il titolare del Viminale ha esposto una riflessione sulla paura e in particolare sui suoi riverberi. “La crisi socioeconomica, l’invecchiamento della popolazione e la mancata cura del degrado urbano fanno aumentare la paura e questo è un tema di cui dobbiamo farci carico”, l’analisi di Piantedosi.

Il ministro ha rimarcato che se cresce la paura e aumenta la richiesta di sicurezza, è necessario“fare attenzione alla strumentalizzazione della paura”, evitando che ci sia perciò “un avvitamento della protesta”. “Ne abbiamo già qualche primo segnale”, il monito di Piantedosi nel corso del suo intervento:“Occorre equilibrio e moderazione”. L’ex prefetto ha ricordato inoltre che alcune strumentalizzazioni della paura sono già avvenute nel periodo della pandemia, in particolare nella Capitale.

“Aumenta il degrado degli ambienti urbani”

Piantedosi si è poi soffermato sull’aumento dell’aumento del degrado degli ambienti urbani, correlato all’invecchiamento della popolazione. “Questo non per colpa degli amministratori”, ha spiegato il ministro: “Ma per una serie di amministrazioni territoriali che sono state troppo a lungo tributarie di risorse che non erano adeguate” per far fronte a questo fenomeno”. E ancora: “Dobbiamo farci carico dei piccoli-grandi episodi reiterati di disturbo, di degrado, di illegalità che avvengono soprattutto nelle aree metropolitane”. Idee chiare, presto dalle parole ai fatti.


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