Continua l’emergenza profughi sulle coste italiane. Circa 20 migranti sarebbero caduti in acqua nel Canale di Sicilia prima che la barca sulla quale viaggiavano fosse raggiunta da due unità della Guardia Costiera, appena giunte a Lampedusa. È quanto hanno riferito alcuni extracomunitari sbarcati nel molo dell’isola domenica, agli operatori del progetto «Mediterranean Hope», finanziato dalla Federazione delle Chiese evangeliche in Italia. Una donna ha detto di aver perso due figli e un fratello e un ragazzo del Gambia ha riferito che due suoi amici sono scomparsi tra le onde.
In totale, sono 107 i migranti salvati domenica mattina nell’operazione di soccorso coordinata dalla Centrale operativa della Guardia costiera. Il gommone si trovava a circa 30 miglia dalle coste libiche. Il soccorso è stato effettuato dalla «Nave Dattilo».
La Marina francese in azione
La Marina francese ha poi recuperato 327 migranti in difficoltà nel Mediterraneo: fra loro 32 bambini e 100 donne, quattro delle quali incinte. Si tratta di persone di nazionalità iraniana, eritrea, siriana, somala, sudanese, egiziana e libica. Alcuni di loro non mangiavano da sei giorni. Il Comune di Taranto ha messo a disposizione viveri e beni di prima necessità. Dopo le operazioni di identificazione e lo screening sanitaria, la maggior parte dei migranti verrà smistata con i bus in località del nord Italia.
Fonte: CORRIERE DELLA SERA