Landini in Statale, diverbio con 4 occupanti

   Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini ha incontrato alcuni studenti che si accampano in 3 tende davanti all’Università Statale di Milano per protestare contro il caro affitti. Un incontro interrotto da 4 studenti che hanno occupato un aula’ legati a ‘Cambiare rotta’ che lo hanno contestato accusando il sindacato di “ingannare i lavoratori” e “fare passerelle”. Dopo un breve confronto anche con questi ultimi il segretario ha detto che “occorre allargare la protesta agli studenti chiarendo che la controparte non siamo noi ma il governo”.

   Gli studenti incontrati dal segretario generale della Cgil Maurizio Landini erano accampati in 3 tende dalla sera precedente davanti all’Università Statale di Milano. Dopo una prima fase di dialogo tra Landini e questi ultimi, sono intervenuti altri 4 studenti di ‘Cambiare rotta’ che hanno contestato la presenza del sindacalista invitandolo ad allontanarsi, accusando il sindacato di “lavorare per la pacificazione sociale”. Allontanati da chi era in tenda e da alcuni sindacalisti che lo accompagnavano, lo stesso Landini li ha invitati ad avvicinarsi per cercare un dialogo, che però è stato rifiutato dai suoi contestatori. Questi ultimi, prima di lasciare il posto definitivamente, lo hanno invitato ad “andarsene” e a “non fare passarelle davanti gli studenti”.

    “Adesso avete potuto dire che esistete perché avete detto qualcosa davanti a un segretario sindacale”, ha replicato Landini spiegando che “sono venuto qui oggi perché ero a Milano per manifestare anche per loro, anche per sostenere la loro battaglia”.

    “Esiste un problema – ha spiegato – ci ho fatto un congresso invitando uno studente e un precario ad aprirlo, ma mi pare che le leggi non le faccia il sindacato ma le facciano i governi”. “Sono sbagliate – ha proiseguito- non ci piacciono e vorremmo cambiarle anche con gli studenti”. “Fanno bene ad essere arrabbiati – ha detto – però deve essere chiaro qual è la controparte e questa non è il sindacato ma il governo e quelle parti imprenditoriali che pensano che la precarietà sia giusta”. “Non mi pento di essere venuto – ha concluso Landini – anzi, forse avrei dovuto venire prima della manifestazione, ma penso comunque che siamo sulla strada giusta”. 
   


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