L’anno orribile della Juve, Allegri infuriato

O bianco o nero, alla Juventus non c’è mai una via di mezzo. La restituzione dei 15 punti, almeno fino a nuova sentenza, aveva alimentato entusiasmo e prospettive interessanti per il finale di stagione, eppure la squadra di Massimiliano Allegri non ha saputo rispondere sul campo. Anzi, aprile è stato il mese del tracollo: la conquista della semifinale di Europa League ha ‘oscurato’ solo in parte i disastri in campionato e la fresca eliminazione dalla coppa Italia. Su otto partite disputate, i bianconeri sono stati capaci di vincerne soltanto due, mentre a San Siro contro l’Inter è arrivata la quarta sconfitta nelle ultime sei gare tra tutte le competizioni.
    La squadra di Allegri si sta sciogliendo proprio nel momento clou della stagione, come continua a ripetere lo stesso allenatore. “Le sfide diventano sempre più decisive” diceva alla vigilia della semifinale di ritorno con i nerazzurri, eppure i suoi ragazzi sono scesi in campo con un atteggiamento completamente sbagliato: Bonucci e compagni sono andati subito sotto, poi non sono stati in grado di creare nessun vero pericolo dalle parti di Onana per 75 minuti più recupero.
    Il tecnico bianconero aveva un diavolo per capello dopo il ko di San Siro, infuriato per avere lasciato il posto in finale all’Inter. Un insuccesso che potrebbe avere ripercussioni sul futuro alla Juventus, proprio poche ore dopo che il tecnico aveva ricordato di avere ancora due anni di contratto.
    Dopo la Champions è un altro obiettivo sfumato, alla Juve resta soltanto la rincorsa ai primi quattro posti in serie A e il doppio impegno contro il Siviglia per meritarsi l’ultimo atto in Europa League. “Dobbiamo rimboccarci le maniche, dovremo aprire gli alettoni e tenere le spalle larghe in queste ultime sette giornate di campionato per difendere il terzo posto” la strigliata dell’allenatore dopo la delusione di San Siro. Anche questa mattina alla Continassa, alla prima seduta post sconfitta contro l’Inter, non c’era assolutamente voglia di scherzare, ma soltanto concentrazione e desiderio di ripartire. Domenica è in programma la trasferta contro il Bologna, una delle squadre più in forma in questo periodo della stagione, e vincere è d’obbligo dopo le tre sconfitte di fila in campionato. L’attenzione è tutta su Vlahovic, il quale ha ancora una caviglia malconcia: il nuovo stop lo ha costretto al forfait in Coppa Italia, ora si tenta un disperato recupero per andare almeno in panchina al Dall’Ara.
    Lo staff medico avrà a disposizione anche venerdì e sabato per valutare le condizioni dell’attaccante, mentre Milik si scalda per una maglia da titolare. Nel week-end di serie A la Juve non può sbagliare, anche perché il calendario dà una grossa mano: si affrontano tra di loro dalla seconda alla sesta in classifica, con il doppio derby Milano-Roma che vedrà impegnati il Milan contro i giallorossi e l’Inter contro la Lazio, così diventa un’occasione troppo importante per i bianconeri rinsaldare il proprio posto in Champions, l’obiettivo minimo.
    Sullo sfondo, però, rimangono sempre i timori per le sanzioni tra Figc e Uefa, tra serie A ed Europa, con il rischio di penalizzazioni ed esclusioni che aleggiano sempre dalle parti della Continassa. “Su queste tematiche non ci sono novità, anche se per alcuni giornali sembrano sentenze già scritte” ha precisato Francesco Calvo, Cfo della Juve, sulle voci di stangate pronte per la società bianconera. Il momento della verità si avvicina, anche se l’aria negli ambienti bianconeri continua ad essere pesante per le vicende dentro e fuori dal campo. 
   


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