L’alta pressione che finora ha protetto il nostro Paese garantendo in Emilia-Romagna tempo asciutto, soleggiato e particolarmente mite, mostra i primi segni di cedimento sotto la spinta di una vasta depressione atlantica destinata a ribaltare le condizioni meteorologiche della prossima settimana. Di fatto, questa chimera primaverile che sta facendo registrare temperature più da aprile inoltrato che da inizio marzo, non lascerà spazio perlomeno a sorprese nel prossimo fine settimana. L’anticiclone continuerà a proteggere le regioni settentrionali fino alla prima parte di domenica 9, dove la stabilità atmosferica potrebbe però giocare brutti scherzi con la formazione di qualche nebbia specie tra pianure orientali e coste. Mentre il graduale aumento della nuvolosità farà presagire l’arrivo di un peggioramento, che entro lunedì 10 avrà coinvolto in maniera non meno significativa gran parte della regione.
Venerdì 7 marzo
Cielo sereno o poco nuvoloso salvo la presenza di foschie dense o banchi di nebbia su pianure orientali e litorali ma in dissolvimento nel corso della mattinata. Nubi medio-alte in aumento durante la giornata che tenderanno a velare il cielo. Probabilità di maggiori schiarite in serata ad eccezione del settore orientale.
Sabato 8 marzo
Nuvoloso sulla fascia costiera e zone di pianura interne orientali con possibile riduzione di visibilità, sopratutto al mattino, per nubi basse e stratificate e locali foschie o banchi di nebbia in rapido dissolvimento durante la giornata. Sereno o poco nuvoloso altrove.
Domenica 9 marzo
Inizialmente poco o parzialmente nuvoloso ma con tendenza ad un rapido aumento della nuvolosità a partire dalla mattinata. Nel pomeriggio deboli precipitazioni sul settore centro-occidentale con intensificazione ed estensione dei fenomeni al resto del territorio regionale nel corso della tarda serata.
Lunedì 10 marzo
Cieli inizialmente da molto nuvolosi a coperti associati a piogge sparse tra il debole e il moderato, specie lungo i settori costieri, ma in esaurimento già dalla tarda mattinata. Progressiva attenuazione della nuvolosità e cessazione dei fenomeni nel corso della giornata.
Temperature: senza sostanziali variazioni di rilievo; minime attorno a 3 gradi nelle pianure interne e tra 4/6 gradi sulle coste, massime tra 12 e 16 gradi. Venti: inizialmente deboli variabili con tendenza a disporsi dal quadrante orientale con locali rinforzi a fine periodo. Mare: calmo o poco mosso con moto ondoso in aumento da domenica.
Il maltempo tornerà protagonista mostrando il vero volto della primavera
Il peggioramento atteso dalla fine del weekend potrebbe essere l’inizio di una lunga serie perturbata che vede l’Emilia-Romagna coinvolta a più riprese in una fase decisamente movimentata. All’origine di questo cambiamento radicale, una massa d’aria artica, preludio della chiusura fredda invernale, che potrebbe sprofondare nel vicino Mediterraneo occidentale attivando delle correnti umide sud-occidentali verso la nostra regione. Questo significa che potranno innescare diverse fasi precipitative e con fenomeni che potranno essere particolarmente significativi sopratutto al Nord e sulle regioni tirreniche. Potremmo quindi aspettarci una settimana, quella tra lunedì 10 e domenica 16, in compagina di accumuli complessivi in Emilia-Romagna che potrebbero risultare superiori alla norma stagionale.
Inizio di settimana forse meno mite, poi calo termico più sensibile da confermare
La tendenza meteo per i giorni successivi, sebbene ancora piuttosto incerta, conferma che la prossima settimana si profila decisamente diversa da quella che stiamo vivendo ora. Qualcosa inizierà a cambiare da mercoledì, per l’arrivo di una condizione più dinamica che introdurrà una prima diminuzione delle temperature, ma soltanto nella seconda parte della nuova settimana potremmo dover fare i conti con un calo termico più sostanzioso, quando delle infiltrazioni di aria fredda dal Mediterraneo, che accompagneranno un vortice depressionario più organizzato, finiranno per raggiungerci. Se questa tesi verrà confermata, la ventilazione potrebbe subire un deciso rinforzo: mentre piogge a tratti intense e nevicate anche sotto i 1000 metri saranno fenomeni, con ogni probabilità, da tenere in considerazione.