L’Antimafia a Nordio: “Per Cospito 41 bis o alta sicurezza”

Alfredo Cospito può restare al 41 bis oppure tornare al regime di alta sicurezza, con tutte però le dovute cautele. Ha una conclusione aperta, che si affida alle valutazioni dell’autorità politica, il parere consegnato dalla Procura nazionale antimafia e antiterrorismo al ministro della Giustizia Carlo Nordio. Un documento lungo una decina di pagine che – a quanto si è appreso – non dà dunque un’indicazione netta, pur ribadendo che fu fondata la decisione del 5 maggio del 2022 di applicargli il carcere duro.

“E’ accaduto un fatto molto singolare: Alfredo Cospito aveva predisposto uno scritto da inviare alle autorità che possono riceverli per vigilare contro la tortura, contro i trattamenti inumani e degradanti. Questo foglio contenuto in un block notes gli è stato sottratto, trattenuto, sequestrato da parte del nuovo istituto di Opera. Gli hanno, inoltre, sottratto i libri che provenivano dal carcere di Bancali e quindi non ha più niente da leggere e tanto meno da scrivere”. Lo afferma l’avvocato Flavio Rossi Albertini.

“Alfredo è sempre più magro, ha perso 45 chili. La situazione si sta estremamente complicando e si sta andando oltre la soglia critica. E’ assolutamente determinato ad andare avanti ma è consapevole che ciò porterà a delle conseguenze irreparabili”, afferma l’avvocato Albertini.

“Alfredo Cospito dice che non c’è differenza tra Sassari e Opera al momento per i suoi bisogni”: lo ha riferito il consigliere regionale lombardo di +Europa/Radicali, Michele Usuelli, che ieri ha visitato il carcere milanese dove è recluso al 41bis Cospito. L’anarchico è stato recentemente trasferito da Sassari al Centro di assistenza integrata del carcere di Opera.

“Cospito è focalizzato sulla battaglia per un 41bis più umano, tanto che ci teneva a specificare che ha paura che gli altri detenuti possano pensare che riceva trattamenti di favore in quanto noto. Aveva moltissimo questa preoccupazione”, ha detto il consigliere regionale lombardo di +Europa/Radicali Michele Usuelli.

Domani alle ore 12 la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi effettuerà una visita ispettiva presso la casa di reclusione di Opera per verificare le condizioni di salute di Alfredo Cospito. 

LA TELEFONATA AL RESTO DEL CARLINO

“A Bologna ci sarà un grave attentato, in relazione ai fatti di Cospito”. E’ questo il testo della chiamata anonima arrivata martedì 31 gennaio alla portineria de Il Resto del Carlino di Bologna. A riportare la notizia è il Qn e l’edizione bolognese del quotidiano. La Digos è intervenuta subito in via Mattei, per ascoltare l’addetto che ha preso la chiamata. 

Ieri, sempre al Carlino, è arrivata anche una lettera contro la premier Giorgia Meloni e il ministro della Difesa Guido Crosetto, contro la politica del Governo sull’Ucraina. “In caso di persistenza, saremo costretti a prendere dei seri provvedimenti”, scrive l’ignoto mittente.

La digos, coordinata dalla Procura, ha avviato le indagini per risalire all’identità dell’anonimo telefonista che il 31 gennaio ha chiamato la portineria de Il Resto del Carlino di Bologna annunciando l’attentato. L’attenzione a Bologna, visto il momento, è alta, come anche in altre città d’Italia, e per prima cosa la digos sta cercando di rintracciare, attraverso l’analisi dei tabulati telefonici, il numero da cui è partita la chiamata: una cabina, una casa o un cellulare. Si tratta di una voce maschile, con una lieve cadenza bolognese. Al momento gli investigatori non si sbilanciano: potrebbe trattarsi del gesto di un mitomane, oppure di qualcosa di molto più serio. La cosa certa è che le forze dell’ordine seguiranno con particolare attenzione alcuni presidi e cortei in programma in città in questi giorni. Oggi pomeriggio, in piazza dell’Unità, andrà in scena una iniziativa pubblicizzata sui blog di area antagonista, dal titolo ‘Riprendiamoci le strade, perché la sicurezza la facciamo noi!’, contro le ‘retate’ al quartiere Bolognina. E domani, come annunciato invece sul sito dello spazio anarchico il Tribolo, sono in programma due appuntamenti ‘Al fianco di Alfredo Cospito contro il 41 bis ed ergastolo ostativo’. Alle 17 è previsto un presidio sotto il provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria e alle 18.30 un altro davanti al carcere minorile di via del Pratello.

IMBRATTATO CON SCRITTE A FAVORE DI COSPITO IL PONTE DELLA COSTITUZIONE A VENEZIA

Una frase a favore di Cospito è stata scritta da attivisti presumibilmente anarchici sul Ponte della Costituzione a Venezia. L’atto vandalico ha interessato le vetrate corrimano del quarto ponte sul Canal Grande disegnato dall’architetto catalano Santiago Calatrava che collega Piazzale Roma con la Santa Lucia. Come riferisce ‘Il Gazzettino’ la scritta ‘Cospito libero’ è stata subito ripulite ed in 40 minuti tutto è stato cancellata. Alcuni passanti, nel vedere le scritte e la loro rimozione, hanno applaudito il tecnico che ripristinava le vetrate. Il Ponte della Costituzione, fin dalla sua apertura 15 anni fa, è stato costantemente oggetto di atti vandalici a cominciare dalle scritte imbrattanti fino alla rottura di una spalla in marmo ad inizio scalinata nel lato di Piazzale Roma. 


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