L’ASGG (Ass.Samm. Geriatria e Gerontologia) si occupa anche di malattia di Parkinson. Presidente Dott. Ghironzi

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  • GhironziIl giorno 30 novembre 2013 in occasione della giornata nazionale italiana dedicata alla Malattia di Parkinson si è tenuta presso il Casale La Fiorina la prima riunione della “Sezione disordini del movimento” dell’Associazione Sammarinese geriatria e gerontologia (ASGG) di cui è presidente il dott. Giancarlo Ghironzi (nella foto) nata a sua volta nel 2010 come associazione scientifica ed iscritta nell’Albo Europeo delle associazioni geriatriche. Tale Sezione ha lo scopo sia di arricchire l’attività scientifica che di promuovere le attività sociali dell’ASGG, come previsto dal proprio statuto, fornendo a pazienti, familiari e soggetti interessati la possibilità di organizzarsi in attività di interesse comune e proponendosi come punto di riferimento per affrontare le problematiche cliniche e sociali della malattia di Parkinson, che è per frequenza la seconda malattia neurodegenerativa dopo la malattia di Alzheimer.
    Un censimento effettuato nel 2012 dall’UO di Neurologia dell’Ospedale di Stato, ha individuato nella Repubblica 100 persone affette da malattia di Parkinson e Sindromi parkinsoniane che attualmente sono seguite nell’Ambulatorio per i Disordini del Movimento dell’UO di Neurologia (dirigente d.ssa Susanna Guttmann) dell’Ospedale di Stato, gestito dal dott. Maurizio Stumpo.
    L’assistenza a questi malati coinvolge come è facile intuire tutti i familiari conviventi che molto spesso devono avvalersi anche dell’aiuto di care-givers. Questi ultimi non sempre conoscono a fondo le problematiche intrinseche della malattia (difficolta’ di movimento, disturbi dell’equilibrio con facilità alle cadute, disfagia, deficit cognitivi ecc..) e pertanto non riescono loro malgrado a fornire un’assistenza adeguata. Tali problematiche in qualche modo emarginano il malato e di converso anche i conviventi.
    L’ASGG, con la Sezione disordini del movimento si propone quindi di mettere in atto una serie di proposte che vadano incontro alle esigenza dei malati e dei loro familiari, con ad esempio l’organizzazione di corsi specifici per i care-givers e i conviventi, l’organizzazione di incontri scientifici di aggiornamento, con l’utilizzo di palestre e attrezzature dedicate per garantire una assistenza anche fisioterapica adeguata o la possibilità di avere a disposizione un supporto psicologico e un luogo di incontro per attività ludiche o sociali.
    Stiamo partendo per un’avventura che richiederà pazienza e dedizione, e questo con la volontaria partecipazione di tutti coloro che vogliano farne parte.
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