L’assemblea dei soci apre spiraglio di salvezza per la Samp

(ANSA) – GENOVA, 11 MAG – In attesa dell’assemblea dei soci
indetta per il 26 maggio i prima convocazione e il 29 in
seconda, sedimentata la disperazione per una stagione disastrosa
e la conseguente discesa verticale in serie B, i tifosi della
Sampdoria si interrogano sul futuro della società che rischia il
fallimento. Molto, ma non tutto, si giocherà sulla presenza di
Massimo Ferrero nell’assemblea che dovrebbe deliberare a
maggioranza qualificata l’aumento di capitale. Massimo Ferrero
possiede interamente il quorum deliberativo della Sampdoria: ma
non è detto che il maggior azionista intenda deliberare
l’aumento del capitale sociale in assenza di un ‘conquibus’
considerato da lui accettabile.
    Nel caso in cui Ferrero decidesse di non esercitare il suo
diritto d’opzione, magari evitando anche e per l’ennesima volta
di sedere al tavolo di Corte Lambruschini, gli altri soci che
hanno esercitato l’opzione hanno diritto di prelazione per
sottoscrivere proporzionalmente le azioni per le quali non è
stato esercitato quel diritto. Quindi, anche un socio in
possesso solo dell’1% potrebbe esercitare l’opzione per la
propria quota e nel contempo esercitare il diritto di
prelazione per sottoscrivere le azioni ‘inoptate’. In questo
modo, un socio assolutamente minoritario, in assenza di altri
sottoscrittori, potrebbe aggiudicarsi l’intero aumento di
capitale sociale. Un altro modo per entrare in società
attraverso l’aumento del capitale sociale prevede il sacrificio
del diritto di opzione a favore del terzo e ciò avviene quando
l’interesse della società lo esiga. Fin qui il codice civile in
materia di fallimenti. In parole povere se ci fosse un piano da
35 milioni di euro per ricapitalizzare e 50 milioni da investire
per ripartire dalla B. Il giudice potrebbe dare priorità
all’interesse dei creditori, più che a quello dell’azionista
Ferrero e quindi omologare il piano.
    Certo, se Ferrero dovesse rimanere a mani vuote potrebbe
sempre fare ricorso. Ma una cosa è certa: in composizione
negoziata, il Cda ha poteri speciali e può procedere se ha
l’omologa del Tribunale. A quel punto, la presenza o l’assenza
di Ferrero durante l’assemblea diventa un optional. (ANSA).
   


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