D’accordo, il Governo e la maggioranza che lo sostiene, sono ben poca cosa; d’altronde da una minoranza del Paese che cosa ci si poteva aspettare? Probabilmente un poco più di riflessione? Di buon senso? Di umiltà? Di competenza? Sì, senz’altro, però il Governo esiste, anche se debolissimo e inerme di fronte ai problemi del Paese. Il Governo dunque non è gran cosa, ma l’opposizione dov’è?
Certo, c’è la pimpante RETE con il suo satellite, ma sono ormai plurime le anime che aleggiano in quello schieramento politico: una parte sarebbe pronta a dialogare con tutti o quasi, quella che ha assaporato l’ebrezza del Consiglio Grande e Generale, ma quell’altra, quella che aspetta magari di andarci, quella” dura e pura”, rimane ancorata alla linea originaria all’insegna del meglio soli che male accompagnati. Quindi ben difficilmente sarà possibile vedere RETE impegnata a costruire l’alternativa assieme a qualche altra forza politica tradizionale.
D’altronde la DC ha i suoi problemi, che sono evidenti: i due ex giovani la poltrona di governo l’anno già provata e gli è piaciuta, quindi scalpitano di fronte ad una segreteria del Partito che si è sbarazzata di loro nell’ultimo congresso generale con il minimo sforzo, e rendono più complicata la marcia di opposizione che il Partito di maggioranza relativa dovrebbe guidare con fermezza e lungimiranza nei confronti dell’attuale malconcio Governo.
Quel che rimane dei Socialisti, dopo il succedersi di divisioni su divisioni e ancora divisioni, nonostante il tentativo di dimostrare che la vita esiste su quel pianeta, non può garantire altro che prestigiose insegne dietro le quali le truppe si sono diradate molto, forse troppo.
In quell’area gravita poi il Movimento Ideali Socialisti, una sigla romantica, ma nella sostanza un oggetto misterioso che solo il tempo ci dirà realmente che cos’è. Per il momento pare abbia stretto un patto non tanto segreto con il Movimento Democratico di Pedini, la qualcosa non piace affatto almeno ad una buona parte dell’alleato di riferimento di quest’ultimo, cioè RETE. Poi c’è Riforme e Sviluppo, che per ora non ha avuto molta fortuna nelle sue scelte e sembra molto pentito di quelle fatte, avendo scoperto di recente una irresistibile attrazione verso SSD. Infine c’è l’accordo fra i consiglieri Cecchetti e Margiotta i quali , dicono, si muovano dietro una folta capigliatura e una lunga barba bianca che attende di togliersi qualche sassolino.
Così tutti sembrano impegnati più che altro nel dirimere le piccole grandi beghe interne e viaggiano con il freno a mano inserito, mentre il Governo che intanto non ne azzecca una, ringrazia sentitamente, tanto nessuno li disturba.
Infatti nessuno parla della necessità di ricostruire un nuovo rapporto di fiducia con la vicina Italia, fatto di vitale importanza per la nostra Repubblica geograficamente inserita nella Penisola Italiana; nessuno pare essere preoccupato di sapere che cosa prevedono le intese di cui si va parlando da mesi in materia di accordi di associazione all’Unione Europea e di che sorte sia riservata alla sovranità della nostra Repubblica; nessuno si indigna per il pubblico denaro sperperato per iniziative clientelari, per manifestazioni inutili, per consulenze assurde, per progetti faraonici che rimarranno solo sulla carta, mentre il Governo chiede ai sammarinesi sacrifici e pensa a riduzioni di stipendi e di pensioni e inventa balzelli ad ogni piè sospinto; nessuno che manifesti seriamente la propria contrarietà per il fatto che si voglia far ricorso al debito estero per tappare i buchi e magari per ricapitalizzare le banche, mentre in oltre due anni di governo non è passato neanche per l’anticamera del cervello l’esigenza di predisporre un progetto complessivo per il rilancio dell’economia sammarinese; nessuno che si scandalizzi per come è stata condotta e ridotta la Sanità di San Marino in questi anni, e potrei continuare a lungo.
Con questa situazione il Governo, uno dei peggiori a memoria d’uomo, dorme sonni tranquilli, tanto, tranne qualche urletto in Consiglio, qualche iniziativa di facciata e qualche articoletto sul giornale, l’opposizione non dà molto fastidio e di certo non sta di lavorando per costruire una alternativa seria che possa liberare San Marino dall’angosciante situazione in cui si trova oggi. Intanto, giorno dopo giorno, il Paese sta andando a fondo.
Svegliaaaa!!!