L’ASTROLABIO – “A proposito di credibilità” … di Augusto Casali

Il Congresso di Stato nei giorni scorsi ha deliberato di annullare una precedente delibera con la quale, secondo l’Esecutivo,  veniva illegittimamente effettuato il calcolo retributivo del Magistrato Dirigente. L’attuale Magistrato Dirigente ha pensato bene di inviare una lettera agli Eccellentissimi Capitani Reggenti, non tanto per  mere questioni venali, ma bensì per la consapevolezza di quanto possa essere pericolosa per la salus rei republicae, ogni tendenza a colpire un singolo con provvedimenti ad personam, mettendo a pregiudizio l’ufficio che quella persona si trova temporaneamente ad occupare, ed ha corroborato la sua tesi con la premessa tesa a  rilevare sistematici tentativi posti in essere per la sua delegittimazione.

Nella sua legittima esposizione egli afferma inoltre che “il Tribunale di San Marino, come ogni altra istituzione giudiziaria, ha bisogno di essere sostenuta e riconosciuta nella sua credibilità” . Giustissimo, ma come acquisisce credibilità un Tribunale di fronte ai cittadini?Il magistrato dovrebbe avere autorevolezza ma non autoritarismo e di solito i più impreparati sono autoritari, mentre i più preparati sono autorevoli.

Il magistrato vero non può non essere una persona di spessore anche sul piano umano e deve essere immune da pregiudizi; non possono essere gli stati d’animo a condizionare l’esito del giudizio; il magistrato non deve né punire, né premiare.

Siamo sicuri che a San Marino siano state create le condizioni perché tutte queste qualità si siano potute palesare? A me pare che in questi ultimi anni vi siano state spesso forzature con ingerenze della politica nel Tribunale, ma, soprattutto in un certo periodo di latitanza della politica, anche con ingerenze del Tribunale nella politica. Questo ha portato a creare fazioni contrapposte le cui azioni hanno prodotto decisioni che hanno fatto gridare all’illegittimità ora dall’una e ora dall’altra parte.

Il clima in Tribunale non mi pare che sia dei migliori; ci sono giacenti fascicoli a seguito di esposti degli stessi giudici, gli uni armati contro gli altri; ci sono politici che anziché preoccuparsi di avere un Tribunale efficiente e chiedere all’unisono comportamenti adeguati a tutti gli operatori della Giustizia, si dividono in tifosi a favore di questo o di quel giudice; il cittadino assiste senza capire probabilmente molto di quel che accade, ma certamente tutto ciò non contribuisce di certo a fare crescere la fiducia.

Nel 2012 il Consiglio Superiore della Magistratura Italiano promosse un convegno, al quale prese parte l’Avvocato Severino, Ministro della Giustizia nel Governo Monti, che ebbe a dichiarare: Il potere Giudiziario rischia concretamente di trasformarsi in arbitro se non sorretto da un robusto senso di responsabilità.

Ecco, quando allora si parla di riconosciuta credibilità occorre essere chiari: la credibilità non si crea per decreto, ma è il frutto che affonda le radici nell’adozione costante di un riconosciuto “robusto senso di responsabilità”.

Ho ricoperto l’incarico di Segretario di Stato per la Giustizia dal 2008 al 2012 e già allora esistevano contrasti tra magistrati, ma si è sempre operato per governare gli eventi e salvaguardare la credibilità del Tribunale e dello Stato di San Marino. Negli ultimi anni mi pare siano cambiate molte cose. Personalmente devo dire che ho perso, se non fiducia,  la considerazione nell’attuale sistema giudiziario sammarinese dopo che ho letto la sentenza  di archiviazione emessa sulla famosa vicenda “Carrirolo” , corredata da un video in cui alcuni politici tentavano la compravendita di voti nel corso delle Elezioni Politiche Generali del 2012.

Sia chiaro: le sentenze vanno sempre rispettate.  A volte sono davvero illuminanti!