Riceviamo e pubblichiamo

Finalmente, qua e là, si comincia a parlare del fantomatico negoziato di associazione all’Unione Europea da parte di San Marino. Era ora, perché sono anni che i rappresentanti del nostro Paese viaggiano avanti e indietro per giungere ad una conclusione della trattativa, solo che nessuno, tranne forse qualche fortunato, sa nulla di tutto questo.
Nessun sa su che basi si fonda l’ipotetico accordo; nessuno sa a che punto sia giunto e che cosa sia scritto in qualche documento che da qualche parte dovrà pur esserci. I cittadini fino ad oggi sono stati tenuti all’oscuro di tutto.
Non mi pare sia questo il modo migliore per preparare la popolazione ad un appuntamento molto importante per la nostra Repubblica. Leggo che la stessa relazione Aguilar, approvata recentemente dal Parlamento Europe a Strasburgo, auspichi che l’opinione pubblica sammarinese sia resa perfettamente consapevole di che cosa comporti l’inclusione nelle politiche europee.
Per essere consapevole l’opinione pubblica sammarinese avrebbe dovuto essere informata lungo tutto il corso della trattativa in atto, invece così non è stato. Anzi, su tutta la vicenda è scesa una cortina di silenzio e i pochi riferimenti effettuati nel Consiglio Grande e Generale sono stati assolutamente generici e mai specifici. Ad alcuni di questi, nell’ultimo periodo in cui sono stato membro del C.G. e G., ho assistito direttamente e sono intervenuto proprio lamentando la mancanza di una informazione chiara e puntuale non solo nei confronti dei Consiglieri, ma soprattutto nei confronti dei cittadini.
Infatti saranno proprio loro che dovranno alla fine decidere sulla materia, e fargli trovare l’accordo già confezionato, a mio avviso, non è di certo la strada più propizia per una conclusione positiva e questo è un pericolo che sempre nella relazione Aguilar emerge con chiarezza quando si auspica ancora che si prevenga il rischio di un rifiuto dell’Accordo di Associazione una volta conclusi i negoziati.
A me pare che la vicenda sia stata portata avanti dai responsabili della politica estera con notevole approssimazione e sia stato fatto ben poco per coinvolgere i sammarinesi nel negoziato. Credo che nessuno possa dichiararsi contrario a priori ad un Accordo di Associazione all’Unione Europea, visto che geograficamente San Marino si trova Europa. Ma è assolutamente necessario sapere per tempo, e prima che il negoziato sia concluso, che cosa prevede l’accordo di associazione. D’altronde sapere se i cittadini sammarinesi sono d’accordo con l’azione dei negoziatori del nostro Paese, dovrebbe essere fondamentale per gli stessi negoziatori.
E invece le cose non sono andate in questa direzione, a differenza, ad esempio, di Andorra, dove il negoziatore è stato nominato all’unanimità del Parlamento. Quando questo andava a trattare in Europa rappresentava l’intero Principato di Andorra, mentre i negoziatori di San Marino rappresentavano, nella migliore delle ipotesi, la maggioranza di turno. Non è una differenza da poco!
Oltretutto stento un po’ a comprendere l’accelerazione impressa in quest’ultimo periodo, quando a maggio si svolgeranno le Elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo e potremmo trovarci con un panorama un po’ diverso da quello attuale. Così come mi è difficile immaginare che un accordo con i piccoli stati possa andare bene sia per San Marino, che per Andorra e per Monaco, che sono tutte piccole realtà ma molto diverse, con caratteristiche diverse e interessi diversi. San Marino è una Repubblica e non un Principato e se c’è una cosa a cui il nostro Paese non può assolutamente rinunciare è la sua sovranità, perché il rilancio di San Marino può avvenire solo attraverso le opportunità che la stessa sovranità può offrire al nostro Paese.
Quindi, torniamo sempre all’inizio della storia: che cosa c’è scritto nell’eventuale accordo? Perché si è scelta la strada della disinformazione dei sammarinesi?
Se a San Marino si continua a gestire questa importante e delicata trattativa in maniera così approssimativa, il rischio di un rifiuto dell’Accordo di Associazione paventato nella relazione Aguilar, non appare per nulla infondato!