Riceviamo e pubblichiamo
Anche a San Marino il Coronavirus e le notizie quotidiane diramate da radio e televisioni sul virus che ha ormai contagiato gran parte del mondo, sta creando un clima di paura nei cittadini.
D’altronde il Governo Italiano ha diramato nuove disposizioni che pongono, anche se la loro interpretazione non sembra univoca, il vincolo a evitare ogni spostamento in Lombardia ed in altre 14 provincie tra cui la Provincia di Rimini e quella di Pesaro/Urbino che circondano geograficamente da tutti i lati la nostra Repubblica, ponendola in qualche modo in isolamento forzato; ecco allora che scatta nella gente la paura, che è uno stato d’animo irrazionale, e si verifica la seconda ondata di assalto ai supermercati che domenica mattina pullulavano di clienti con carrelli pieni all’inverosimile.
Una signora ha acquistato 12 confezioni da 4 piadine l’una, 10 litri di latte e 10 bottiglie di passato di pomodoro, più tutto il resto del carrello che non ho ben identificato. E non era ovviamente l’unica; come se non ci dovesse essere più nulla da mangiare per un periodo molto lungo.
Tutti abbiamo capito che la situazione è grave e straordinaria, ma a me sembra che il Governo e le autorità sanitarie e scientifiche, stiano lavorando al meglio delle nostre possibilità come Paese. Non dobbiamo farci prendere dal panico. Dobbiamo come si dice fare squadra, ma non solo a parole; dobbiamo ascoltare i suggerimenti e seguire le disposizioni emanate dalle Autorità Sammarinesi, perché abbiamo bisogno che l’emergenza in atto sia debellata il prima possibile. Ed allora mi chiedo: che senso ha chiudere le scuole, se poi i genitori si ammassano nei supermercati per la stupida paura di rimanere senza cibo?
Personalmente mi attengo nel modo più rigoroso alle disposizioni emanate e di norma mi lavo spesso le mani; starnutisco nel fazzoletto mono uso; evito luoghi molto frequentati; non stringo mani, non bacio e non abbraccio, se non in modo virtuale, e sto ad un metro e se posso anche più dagli altri esseri umani, ma non rinuncio a vivere almeno un poco la mia vita e soprattutto non mi lascio certo angosciare dal timore di rimanere domani forse senza stracchino.
Anche perché in questi giorni abbastanza difficili, i cui effetti già cominciano ad essere pesanti sul piano economico e si vanno ad aggiungere ad una situazione già sufficientemente critica da qualche anno a questa parte, si rimane abbastanza sconcertati per alcune situazioni. Infatti, accanto alle ore e ore di televisione dedicata al Coronavirus; alle disposizioni emanate quotidianamente e alle raccomandazioni da seguire giustamente ripetute ogni giorno, nel nostro piccolo mondo antico hanno trovato spazio argomenti come “l’uscita del nuovo singolo di Max Pezzali”, evento sicuramente degno di nota, non discuto.
Per non parlare del fatto che “Federica Carta, con i suoi 21 anni, è pronta a rimettersi in gioco”. Mi sono chiesto: chi è Federica Carta? Nella mia ignoranza sono andato ad informarmi è ho scoperto che si tratta di una fra le tante cantanti uscita dal talent “Amici.” Tutte notizie importanti, per carità, ma che impallidiscono di fronte al fatto che abbiamo saputo proprio in questi giorni che alla prossima, attesissima edizione di Euro Vision Song Contest a rappresentare San Marino sarà niente di meno che Senhit.
E non possiamo di certo dimenticare la querelle scatenatasi con paginate e paginate sui nostri giornali in relazione al dilemma del secolo: si dice ministro o ministra? Alla fine non è stato ben chiarito e quindi ognuno rimane con i propri dubbi e con le proprie certezze.
Bene, tutto ciò che vi ho detto sopra è accaduto esattamente contemporaneamente, negli stessi giorni, nelle stesse ore, negli stessi momenti: insomma una situazione alquanto contradditoria.
Parafrasando Ennio Flaiano si potrebbe dire: “la situazione è grave, ma non seria.”
Augusto Casali