L’ASTROLABIO “ASSET non andava chiusa. Ma guarda un po’!” …. di Augusto Casali

Riceviamo e pubblichiamo

Augusto Casali

La vicenda della chiusura di Asset ha tenuto banco a San Marino e non solo, per molti mesi. Ora la vicenda torna prepotentemente di attualità, infatti il Commissario della Legge Pasini ha depositato le sentenze relative ai due procedimenti amministrativi sulla amministrazione straordinaria e la Liquidazione coatta della Banca stessa voluti dai vertici di Banca Centrale a suo tempo, spalleggiati e tutelati nella sua azione dall’attuale Governo. Già, perché non basta limitarsi a dire oggi che i vertici di BCS erano stati nominati da un altro Esecutivo quando li si sono sempre coccolati e difesi in ogni circostanza.

Verrebbe da chiedersi: e adesso? Perché è evidente che le ripercussioni di queste sentenze di primo grado, anche se potranno essere appellate, saranno notevoli sia sul piano economico sia sul piano politico, per i probabili intrecci che sono ipotizzabili nella vicenda e che sono stati anche toccati nell’inchiesta portata avanti dal Commissario della Legge Morsiani.  e che ora più che mai devono essere chiariti fino in fondo.

Le sensazioni che fin dal primo momento si erano avute sono oggi confermate: di certo in tutta la vicenda c’è stato un modo di agire anomalo accompagnato da un fretta inspiegabile, almeno seguendo un ragionamento razionale. Infatti, a mio avviso, la Banca Centrale non dovrebbe mai fare chiudere precipitosamente gli istituti di credito che controlla, perché avrebbe in mano tutti gli strumenti per intervenire gradualmente e, senza traumi, bonificare gli istituti di credito sotto osservazione, senza arrecare alcun danno grave al sistema bancario sammarinese.

Nel caso invece di Asset Banca tutto si è verificato nel giro di brevissimo tempo, provocando danni  e disagi immediati a clienti, dipendenti, soci e all’immagine del sistema San Marino in generale.

Ora al di là di eventuali spese legali e risarcimenti milionari, che rimangono comunque un fatto privato, io mi chiedo chi risarcirà la Repubblica di San Marino dell’enorme danno ricevuto e per l’innesto di reazioni a catena che hanno devastato il nostro già fragile sistema bancario. 

Perché si è arrivati questo? Quali disegni si celavano dietro tali comportamenti? In che mani siamo mai capitati? Davvero sono stati più o meno consapevolmente assecondati gli interessi di gruppi di potere economici che trovavano sponda nei vertici di Banca Centrale? E il Governo della Serenissima Repubblica di San Marino dov’era mentre succedeva tutto questo? Non si è accorto di nulla o qualche settore era addirittura connivente? Anche se non saprei dire quale delle due ipotesi potrebbe essere la peggiore.

E’ dunque necessario che ogni arcano sia presto portato alla luce e fatto conoscere e spiegato ai sammarinesi, in quanto non è più possibile lasciare coni d’ombra che si riverberano direttamente o indirettamente sui cittadini, soprattutto mentre il Paese sta vivendo una crisi economica che dura ormai da tempo e si chiedono sacrifici a tutti.

Il cammino intrapreso in questi anni ci sta inesorabilmente portando verso l’impoverimento e la recessione, mentre il rischio di perdere ciò che resta della nostra sovranità sta diventando ogni giorno più concreto.

E’ giunto ormai il tempo della chiarezza. Non c’è più spazio per doppiogiochisti, per furbetti, per parolai e per falsi profeti. Giù la maschera! Perché qua c’è da ricostruire un Paese ormai allo sbando E non c’è più tempo da perdere!