Che dire? Ogni bene rispetto all’iniziativa del Governo tesa all’utilizzo del vaccino russo Sputnik V.
Questo è quello che deve fare il nostro Paese, qualunque maggioranza lo governi: avere obiettivi precisi da raggiungere nei vari campi; coinvolgere in un rapporto privilegiato l’Italia che geograficamente ci circonda, ma se quest’ultima non è interessata ai progetti sammarinesi il nostro Governo deve avere il dovere nei confronti dei propri cittadini e la possibilità di interloquire per salvaguardare la propria sovranità, con altri eventuali stati interessati alle iniziative di San Marino.
Grazie a quel che è successo, il nome della nostra Repubblica finalmente buca l’etere, e non per sporadiche notizie legate a truffe italiane che si insinuano nel nostro Paese, ma bensì perché finalmente San Marino ha esercitato appieno la propria sovranità di Stato. Criticata da alcuni, apprezzata da altri, ma mai messa in discussione sul piano del diritto. Questo fatto ci deve insegnare molte cose anche per il futuro più immediato.
Nei giorni scorsi però, di fronte alla manifestazione di interesse da parte del Segretario del Partito della Lega, Senatore Salvini, avevo inteso che ci potesse essere un incontro a San Marino con esponenti del Governo Sammarinese. Invece ho visto dai reportage televisivi che una folta delegazione della maggioranza consiliare, guidata da membri di Governo, si è recata a Roma per incontrare un segretario di partito italiano.
In politica e a livello diplomatico la forma è sostanza e quindi è stato commessa una leggerezza protocollare che vorrebbe, a livello di stati, l’incontro tra membri di Governo o tra segretari di partito. Non mi sfugge il fatto che ci si trovi di fronte al Segretario di un partito elettoralmente molto importante per il Governo Italiano, ma per una piccola realtà statuale come la nostra più che mai la forma diviene sostanza.
Non ne sono rimasto stupito più di tanto, la realtà purtroppo è quella che è e l’attualità ci ha ormai abituati al comportamento di coloro i quali non hanno troppa conoscenza del passato, non hanno nessun interesse a studiarlo e la vecchia e cara gavetta che tante cose ti insegnava lungo la strada, non sanno neppure dove stia di casa.
Da cosa nasce cosa. L’utilizzo del vaccino Sputnik V da parte di San Marino, apre, allo stato attuale delle cose, nuove strade che andrebbero coraggiosamente sperimentate senza troppe remore. Bene dunque un abboccamento con le realtà politiche italiane, ma il discorso può farsi interessante davvero se tutto questo avviene tra responsabili di Governo dei due Paesi; se si stipulano accordi e se alla base di questi esiste un vero rispetto, che non può prescindere ovviamente dal vero peso specifico sul piano politico e internazionale dei due Stati, di cui, noi sammarinesi, dobbiamo esserne coscienti per primi, ma il rispetto della reciproca dignità dev’essere tutt’altro discorso e soprattutto fuori discussione.
Quindi, e sinceramente, la visita della nutrita delegazione sammarinese dei giorni scorsi a Roma non ho capito bene a cosa sia servita, e soprattutto non ho capito se è servita più a San Marino che a Salvini o più a Salvini che a San Marino, soprattutto quando sento taluni che facevano parte della delegazione sammarinese gioire per avere avuto in dono una bottiglia di Magnum di ottima qualità da un interlocutore che non era così male come si credeva che fosse. Parole che ti lasciano letteralmente senza parole…
E’ chiaro che se non ci sarà un seguito; una evoluzione; se non ci sarà un manifesto interesse da parte del Governo Italiano; se non ci saranno sviluppi concreti relativi a tutta questa faccenda, si tratterà del solito fuoco di San Giuseppe di cui il 20 marzo non si ricorderà più nessuno!
Augusto Casali