
L’EBU (Unione Europea di Radiodiffusione) in merito all’Euro Festival Song Contest 2022, ha accusato 6 Paesi di irregolarità e tra questi è indicata anche San Marino.
Infatti, con un comunicato ufficiale emesso dopo la proclamazione della vittoria dell’Ucraina, l’EBU ha spiegato che l’analisi dei dati ha portato alla rielaborazione dei risultati dopo le seconde prove generali della seconda semifinale dai quali sarebbero emersi “alcune configurazioni di voto irregolare da parte di 6 Paesi”.
L’EBU non ha fatto i nomi dei Paesi coinvolti, ma è stato sufficiente agli addetti ai lavori riguardare lo schema riassuntivo dei voti pubblicato sul sito ufficiale di Eurovision per notare che sei Paesi erano senza dati: facile capire che si trattava di quelli i cui voti sono stati annullati ed in base ad un regolamento un po’ contorto, ridistribuiti.
A fianco di Azerbaijan, Georgia, Montenegro, Romania e Polonia, c’è anche San Marino. E qui sono necessarie le prime considerazioni: La manifestazione, tutta effetti speciali, piume di struzzo e colori, appare finta sotto ogni aspetto, sorrisi forzati, finte attese dei verdetti che comunque non cambieranno minimamente i destini dei Paesi partecipanti, artisti esotici che spesso nulla hanno a che fare con i Paesi che rappresentano, insomma il trionfo dell’apparire rispetto all’essere ovvero il tripudio del nostro tempo.
L’unica cosa che – si dice – sarebbe certa è la valorizzazione dell’immagine dei vari Paesi partecipanti veicolata su di una platea vastissima, anche se la televisione in genere, figuriamoci l’Eurovisione in particolare, è un amplificatore che ingigantisce i pregi ma ingigantisce anche i difetti. Ma allora viene da chiedersi, vale la pena giocarsi anche l’immagine, se sono veritiere le accuse di irregolarità denunciate dall’Unione Europea di Radiodiffusione?
La Rtv di San Marino ha prontamente replicato all’Ebu con un comunicato che definisce presunte le irregolarità denunciate; che ha messo in rilievo come l’EBU si sia “mossa in modo autoritario”; che la stessa EBU non può garantire al 100% La fondatezza dei sospetti di irregolarità.
Poi continua parlando di altri strani – almeno per noi sempliciotti -meccanismi di voto per cui quelli annullati dei 6 Paesi sospettati sarebbero andati alla Svezia; ed in fine Rtv asserisce che “Nulla ci fa pensare che i nostri giurati abbiano votato qualcosa che non piacesse loro…”
Ora, pur ponendo sullo stesso piano le due tesi esposte, credo che al semplice cittadino venga in mente un interrogativo: ma a che razza di manifestazione partecipa San Marino, visto che gli uni denunciano irregolarità nelle votazioni e gli altri pure, quando protestano che i propri voti ingiustamente annullati sono stati tutti assegnati ad un unico Paese? Allora mi chiedo: c’è proprio bisogno di parteciparvi a queste manifestazioni che al di là del ritorno di immagine, se non è ormai perduta, non portano indotto, non favoriscono il turismo, non migliorano la nostra situazione economica?
Inoltre, e questo non tutti lo sanno, l’avventura Euro Festival pare costi alle casse dello Stato, quindi a noi tutti, almeno 280.000 euro, stanziati con delibera congressuale n°6 del 3 maggio 2021, di cui 200.000 alla San Marino Rtv e 80.000 a Media Evolution S.p.A., più l’utilizzo di strutture dello Stato per parecchi giorni, sottraendole alle attività culturali e sociali che operano nella realtà sammarinese contribuendo a mantenere vivo il Paese e a garantire il buon livello della qualità di vita della nostra società.
Se non sbaglio in quest’ultimo periodo la difficoltà economico-finanziaria del Paese sembra essere piuttosto evidente e allora non capisco proprio come si continui a gettare dalla finestra tanto danaro pubblico per non avere in cambio quasi nulla se non, in quest’ultimo caso, anche un po’ di discredito.
Augusto Casali