L’ASTROLABIO – “E anche questa è fatta!”  … di Augusto Casali

Augusto Casali

E anche questa elezione è fatta! I risultati sono stati chiari: la D.C. ha stravinto doppiando RETE che puntava a divenire il primo partito di San Marino. Gli elettori che nel 2016 gli avevano voltato le spalle, soprattutto nel ballottaggio, sono ritornati tutti all’ovile e con gli interessi. Evidentemente l’entusiasmo per il nuovismo è scemato ed è tornato di moda il caro, vecchio, usato sicuro e chi più della D.C., visti i disastri procurati dagli sbarbatelli in questi ultimi tre anni, poteva rappresentarlo?

Domani Motus Liberi ha superato abbondantemente lo sbarramento del 5% è a pieno titolo è l’altra formazione vincitrice della competizione elettorale dell’8 dicembre 2019. Tutti gli altri, al di là delle chiacchiere post elettorali, chi più chi meno, hanno perso.

Addirittura, schematizzando all’ingrosso, se ai 25 seggi conquistati da D.C. e Domani Motus Liberi, aggiungiamo i due seggi conquistati dai fratelli Berti e i  6 seggi di Repubblica Futura, possiamo dire che i partiti e movimenti conservatori hanno conquistato la maggioranza, mentre la sinistra ha perso la bellezza del 12% circa. Anche questa è una chiave di lettura che ha una sua importanza e che costituisce per la San Marino moderna una novità.

 Ma tornando al presente, la voce dei bene informati che davano per certa la formazione di un Governo DC/RETE, ha probabilmente penalizzato quest’ultimi, i quali da qualche tempo hanno intrapreso un percorso che ne snatura in parte l’anima della prima ora a favore di una immagine meno estranea al sistema.

Infatti, in tempo record, il nuovo Governo è praticamente già fatto. E’ bastato un incontro a tre durato 90 minuti. DC, RETE e Motus Liberi hanno deciso, infatti con i loro 36 seggi, costituiscono già una indiscutibile, solida maggioranza numerica. Ora si fa solo un po’ di pretattica, ma le cose sono già decise. Semplicemente la maggioranza deve solo stabilire se imbarcare qualche altra forza politica.

Libera e Noi per la Repubblica sono fuori dalla porta e sgomitano tra di loro per entrare dalla finestra in un Governo dove non conteranno praticamente nulla, ma, come diceva Catalano: Meglio dentro che fuori! E così non si risparmiano colpi bassi. D’altronde la posta in gioco non è mica cosa da poco: da una parte c’è chi insegue un sogno da anni, anzi da legislature, dall’altra c’è chi ha fatto cadere il Governo uscente e rischia di rimanere con il cerino in mano se non riesce ad entrare nel nuovo Esecutivo.

Non c’è che dire, si apre una fase davvero interessante: vedremo se eventuali coalizioni più ampie dei 36 seggi di cui già dispongono DC e soci serviranno per condividere la soluzione dei problemi che affliggono San Marino, oppure se servono per coprirsi l’un l’altro qualora aumentassero le tasse ai lavoratori e ai pensionati; vedremo se RETE sopravvivrà alla cura della D.C. e se sarà capace di solidi anticorpi per difendersi dall’usura che procura il potere; vedremo se la sinistra sammarinese sarà in grado di confezionare una proposta politica nuova e credibile che la salvi dal declino altrimenti inevitabile; vedremo se le liste multicolore, messe in piedi per superare lo sbarramento elettorale, riusciranno a sopravvivere a se stesse tenendo insieme il diavolo e l’acqua santa.

E soprattutto vedremo se il nuovo Governo, qualunque sia la sua composizione, riuscirà ad aggredire e risolvere almeno qualcuno dei gravi problemi con cui i sammarinesi devono quotidianamente fare i conti.

Se ci riuscirà, come sammarinese sarò molto contento e ne darò atto. Quel che mi pare certo è che se siete appassionati di politica non vi annoierete!

Augusto Casali