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  • L’ASTROLABIO – “ Gli Accordi Italo/Sammarinesi” … di Augusto Casali

    Augusto Casali

    L’ASTROLABIO – “ Gli Accordi Italo/Sammarinesi” 

    Di Augusto Casali

    Che gli Accordi Italo/Sammarinesi vadano rivisti lo vado dicendo ormai da qualche anno. Ora vengo a conoscenza del fatto che sarebbe stato avviato un tavolo tecnico per la revisione della Convenzione del 1939. 

    Ritengo che questa sia una buona cosa, in quanto molte sono state le novità che negli anni, soprattutto negli ultimi quattro lustri, si sono verificate nei due Paesi anche quale diretta conseguenza dell’affermarsi della globalizzazione e dell’entrata in vigore dell’Euro.

    Però se le cose rimarranno a livello tecnico probabilmente passerà molto tempo prima che si possa vedere qualche risultato concreto, anche perché i tecnici dovrebbero entrare in azione solo dopo che siano state raggiunte intese di carattere politico, la qualcosa non mi pare si sia verificata. Infatti, la recente, rapida visita a San Marino del Ministro degli Affari Esteri Italiano, Moavero, non è certamente la prima che si è verificata e non sarà neppure l’ultima, ma non sembra che al centro abbia posto la revisione della Convenzione italo/sammarinese.

    Anche perché per chiedere qualcosa della portata di nuovi accordi, occorrerebbe sapere con esattezza che cosa le parti vogliono, a quali risultati puntano, almeno in partenza. Ora, non ho dubbi sulla parte italiana, ma di certo l’attuale Governo di San Marino non mi risulta possieda un progetto complessivo nei vari settori mirato al rilancio e allo sviluppo del Paese e della sua economia.  D’altronde se l’avesse avuto, oggi la nostra Repubblica non si troverebbe nel bel mezzo di una situazione molto delicata in settori fondamentali come quello bancario, quello turistico, tanto per fare degli esempi, oppure come nella sanità o nello stato sociale.

    Tutti, e aggiungerei finalmente, si rendono conto che è necessario non solo aggiornare gli accordi in essere con l’Italia, ma anche stabilire nuove basi di fiducia reciproca.

    Per raggiungere tale obiettivo è però necessario lavorare alacremente sul piano politico, ricostruire l’affidabilità smarrita e, lo ripeto, essere in possesso di obiettivi da raggiungere attraverso un progetto complessivo, il più largamente condiviso; altrimenti tutto rischia di annebbiarsi, di evaporare e di ridursi all’ennesimo, inutile annuncio come quelli degli alberghi di trentatrè piani e degli ospedali pronti a ricevere pazienti da tutto il mondo!

    Insomma, per essere credibili e raggiungere risultati apprezzabili occorre lavorare alacremente ed essere molto attenti a far seguire alle parole i fatti. E a tal proposito non so se l’invio al Meeting del Fondo Monetario di Bali di un Segretario di Stato che ha annunciato le proprie dimissioni possa essere ritenuta una cosa apprezzabile da parte dei nostri interlocutori o se non rischi di rendere più fragile la credibilità dell’Esecutivo. 

    Comunque sia è necessario spostare la questione sul piano politico, senza tale avvallo tutto rischia di rimanere sul tavolo tecnico che potrebbe rivelarsi un labirinto senza uscita, una novella tela di Penelope e noi sammarinesi non ce lo possiamo permettere, abbiamo necessità di giungere ad una conclusione equa il prima possibile.

    Quindi, la direzione intrapresa è senz’altro giusta, ma la strada scelta va rapidamente corretta perché allo stato attuale delle cose non garantisce uno sbocco reale, anzi rischia di incrociare una strada senza uscita!