L’ASTROLABIO – “Hanno ragione!” … di Augusto Casali

Riceviamo e pubblichiamo

“Contiamoci”, Gruppo Residenti del Centro Storico, Associazione “Porta del Paese” e “Noi per il Borgo, Associazione dei Residenti del Centro Storico, hanno nei giorni scorsi preso posizione comune e pubblica, manifestando tutta la loro preoccupazione per i fenomeni intensificatisi in queste settimane relativi a danneggiamenti a cose, imbrattamenti e disturbo della quiete pubblica in barba alle vigenti normative e al buon senso.

I residenti nei centri storici si sono dovuti rivolgere a servizi di vigilanza notturna privata, tanto è stato notevole il disagio arrecato ai cittadini. Purtroppo questa moda ha preso piede da qualche anno a questa parte con evidente progressione favorita anche da politiche scriteriate messe in atto da Governi ed alcuni segretari di stato in particolare, succedutisi negli ultimi periodi.

Le Organizzazioni intervenute pubblicamente lo denunciano in modo aperto quando affermano che i centri storici di Città e Borgo Maggiore non devono essere trasformati in “discoteche all’aperto o party-stile, con la formula “Liberi Tutti”. Viceversa le politiche attuate fino ad oggi tendono a scimmiottare la movida notturna rivierasca e da spiaggia. D’altronde è la cosa più semplice e non comporta nessuno sforzo ideativo; si appalta tutto ormai, non si organizza direttamente quasi più nulla e quindi non si ha più il polso di ciò che succede. Tutto questo nell’ambito di un male interpretato impegno sinergico tra pubblico e privato, dove solitamente gran parte delle risorse finanziarie vengono approntate dal pubblico!

Basterebbe leggere un po’ di storia del turismo sammarinese e soprattutto alcune testimonianze di visitatori della nostra Repubblica per rendersi conto delle motivazioni vere dell’attrazione di San Marino nei confronti dei turisti. Se si facesse quest’esercizio, anziché credere di essere nati imparati, si capirebbe rapidamente che la politica turistica del nostro Paese dovrebbe invertire drasticamente la sua rotta.

Capirebbero, soprattutto in questo particolare momento, che ci sarebbe bisogno di fare tornare ad essere San Marino un posto tranquillo, uno Stato dentro lo Stato in cui domina la sicurezza, dove eventualmente poter sfuggire alle serate chiassose della Riviera, magari per una serata romantica gustando il nostro ottimo cibo, bevendo il nostro ottimo vino e riempiendosi gli occhi di scorci panoramici notturni mozzafiato. Perché sono questi i capisaldi su cui si è sviluppato l’interesse dei visitatori nei confronti della Repubblica di San Marino fino a far giungere sul Titano oltre 3.400.000 turisti a metà degli anni “90.

E perché la vocazione turistica sammarinese di tutti i tempi dovrebbe essere mortificata con manifestazioni in cui la fanno da padrone i decibel, il rumore fino a tarda ora, l’alcol e forse non solo quello, danni alle cose e abuso delle zone che dovrebbero essere comuni? Per l’incapacità di taluni? Non credo sia tollerabile a lungo questo stato di cose.

Questo sarebbe davvero il momento di fare di San Marino, patrimonio UNESCO,  un salottino all’aperto, con piano-bar, luoghi illuminati con sottofondi musicali gradevoli, artisti di strada e non, adeguati ai nostri luoghi, creando armonia tra residenti e turisti, sviluppando la consapevolezza di essere lieti di trovarsi in questa località occasionalmente o per viverci e garantendo ad entrambi il riposo notturno che, non dimentichiamolo, è un nutrimento del corpo e quindi un diritto sia per i residenti che per i turisti che nel centro storico pernottano.

L’appello formulato dai cittadini dei centri storici di Borgo Maggiore e Città, è assolutamente sacrosanto e condivisibile. Auguriamoci che il Governo, visto che anche una forza politica che lo compone ha aperto una riflessione sul tema, voglia prendere in serio esame la problematica arginando la deriva in cui sta piombando la nostra Repubblica , nell’interesse generale, dei residenti dei centri storici e del turismo sammarinese, che ha estremo bisogno di risorgere dai danni prodotti dalla pandemia, ma anche da politiche profondamente sbagliate che invece di avvicinare la gente a San Marino la allontanano, come è facilmente riscontrabile dai dati statistici degli uffici competenti, di questi ultimi anni!

AUGUSTO CASALI