L’ASTROLABIO – “I misteri del Palazzo” … di Augusto Casali

L’ASTROLABIO – “I misteri del Palazzo”

Di Augusto Casali

Da un po’ di tempo a questa parte ci sono, almeno per me, veri e propri misteri a Palazzo. Fatti, ragionamenti e indicazioni di cui stento a comprenderne la ragione e le finalità.

Certo, la situazione in cui versa San Marino non è semplice, i problemi non sono certo di facile soluzione e può divenire difficoltoso giungere a trovare il bandolo della matassa per una classe dirigente nuova, nel senso che non ha esperienza diretta e in alcuni casi nemmeno la competenza rispetto alle cose che deve trattare. Però sono passati ormai due anni dall’insediamento del Governo dopo le ultime Elezioni Politiche Generali e il rodaggio dovrebbe essere finito; l’orientamento dovrebbe essere finalmente stato trovato. Ma temo che non sia così.

E vengo ai misteri. Per me è un mistero il fatto che il Governo segua sempre pedissequamente tutto ciò che Banca Centrale dice. In questi anni sono cambiati i vertici di BCS, ma il Governo li ha sempre difesi e coccolati, acriticamente, nascondendosi dietro il paravento della così detta autonomia di BCS, all’ombra della quale si sviluppava però l’affaire “Confuorti”.   Ma, mi chiedo, la credibilità del nostro sistema bancario è aumentata in questi ultimi periodi? Qualcuno dovrebbe chiederselo. E dovrebbe anche interrogarsi sulla necessità di tenere in piedi un apparato di una novantina di persone, che costa ai cittadini circa 8.000.000 (Otto Milioni) di Euro all’anno e che produce un deficit confermato che va dai 2/3 Milioni di Euro ogni anno. E questo per controllare 5/6 banche, magari facendone chiudere ogni tanto una.

Da tempo si sente parlare di accorpamenti di istituti di credito, ora lo si dice apertamente. Il Segretario di Stato Celli ha affermato che si vuole “…un settore finanziario locale più forte” al fine di “competere anche all’esterno e in grado di avviare un processo di internazionalizzazione indispensabile per dare prospettiva futura al comparto, e soprattutto, prima preoccupazione, assicurare i risparmi dei depositanti nelle banche sammarinesi”.

Questo è un altro mistero, perchè l’internazionalizzazione di un sistema bancario ovviamente non dipende semplicemente dal numero di banche sulla piazza: due piuttosto che tre o cinque, ma dai rapporti intessuti con gli altri stati, da accordi, operatività degli organismi di controllo, credibilità dei governi e molto altro. In quanto poi alla tutela dei risparmi dei depositanti nelle banche sammarinesi, non mi pare che nel caso Asset Banca, questa sia stata la preoccupazione in cima ai pensieri di Banca Centrale e Governo. Quindi, se tanto mi dà tanto, il mistero mi si infittisce: quali sono i veri obiettivi di tale percorso?

Ma andiamo avanti: Il Governo ha un bisogno dannato di reperire risorse finanziarie perché la crisi economica che dura ormai da dieci anni morde e la liquidità scarseggia. Ma allora per quale motivo dopo tutti questi mesi non c’è ancora uno straccio di progetto di sviluppo di San Marino a breve, medio e lungo termine, che abbracci tutti i settori e che sia largamente condiviso? Come si pensa di fare fronte alla crisi senza un progetto che getti le basi per creare una nuova economia più nostra, con i piedi per terra, forse più modesta ma più reale del passato?  E’ un mistero!

Il Governo ha molti colpi in canna, almeno così dice quando fa gli ormai famigerati annunci a ripetizione, ma i destinatari sono sempre gli stessi: i cittadini. Infatti si parla di patrimoniale, di istituzione dell’IVA, di tagliuzzi agli stipendi dei dipendenti statali, di aumenti di tariffe e di ritocchi alle pensioni. Ma essendoci già in atto una crisi, riducendo di fatto il potere di acquisto dei cittadini non si peggiorano le cose?  E’ un fatto aritmetico: scivoleremo verso una vera e propria recessione i cui effetti non oso pensare. E poi, se mancano i soldi, perché si continua a spendere e spandere per consulenze inutili e manifestazioni come la Moto GP o il prossimo Expò di Dubai che costano un sacco di soldi che non avremmo più? Questo è per me un ulteriore mistero.

Ecco allora l’asso nella manica: l’indebitamento presso il Fondo Monetario Internazionale, il quale ci confezionerà un bel piano di salvataggio cucito su misura. 

Mistero! Tutti cercano di evitare come la peste il ricorso a questo tipo di “generosi” aiuti internazionali, che laddove si sono verificati hanno prodotto grandi sacrifici alle popolazioni e condizionato la sovranità degli stati, mentre i nostri governanti invece non vedono l’ora di immolarsi, fremono e sembrano anche contenti, tanto da affermare che finalmente ora godiamo dell’interessamento da parte degli organismi internazionali pronti a mettere i loro piedini sui nostri 61Kmq, così ci giocheremo anche la sovranità rimasta, che poi è l’unica, vera risorsa della Repubblica di San Marino.

Se non è un mistero questo!?