L’ASTROLABIO – “Il Camaleontismo” … di Augusto Casali

Camaleontismo: abitudine a cambiare opinione o comportamento, secondo le circostanze; opportunismo, specialmente in politica. Questa la definizione da vocabolario del camaleontismo.

A San Marino ve ne sono diversi esempi: agli inizi degli anni “90 viene messa in atto forse la più grande operazione politica degli ultimi trent’anni: l’unificazione di tutti i Socialisti sotto un’unica bandiera, quella gloriosa del Partito Socialista Sammarinese. Ma personaggi importanti del PSS si chiamano fuori dando vita ad un altro raggruppamento; stessa cosa accade all’interno del PSU, salvo poi predicare, gli uni e gli altri, l’unione addirittura di tutte le forze della sinistra.

Negli anni 2000 la dirigenza del PSS smarrisce e tradisce gli ideali fondanti, la qual cosa dà vita ad uno strano fenomeno teso a nascondere le proprie debolezze e soprattutto ad evitare il confronto interno per cercare di nascondere sotto il tappeto l’immondizia. Ma il tempo, come si dice, è galantuomo e così operazioni di potere, non discusse e non volute dalle rispettive basi, hanno portato ad unificazioni di comodo destinate a fallire e così è stato.

Così i partiti dell’area socialista si sono indeboliti e per molti non sono stati più punti di riferimento; hanno perso di credibilità e di rappresentatività, fino a divenire parodie di sé stessi, lasciando spazi vuoti enormi riempiti dalla così detta antipolitica.

Siccome però il declino dei partiti tradizionali è coinciso con il declino del Paese, qualche inguaribile romantico volle battersi, nel 2012, per dare vita alla Costituente Socialista, ma dopo un lungo tira e molla i soliti ciarlatani sempre prodighi a parole verso l’ipotetica unità a sinistra, si chiamarono fuori per favorire ancora una volta il piccolo cabotaggio a fronte di un progetto che se fosse stato realizzato oggi vedrebbe i Socialisti al centro della scena politica anziché giocare il ruolo dell’inutile comparsa. 

Poi, in occasione delle ultime elezioni politiche, i soliti testardi proposero ai vertici di PSD, PS e MIS di dare vita ad una lista insieme, tenuto conto della comune militanza nell’area socialista, ma anche questa volta i soliti noti e per le solite ragioni, uno ad uno si sono defilati. Il PSD e il PS per dare vita alla lista “Noi per la Repubblica”, una variegata e pittoresca armata Brancaleone che fatica dannatamente a stare insieme, e il MIS per dare vita al mirabolante progetto denominato “Libera”, altro marchingegno politico che fatica al quanto a stare in piedi.

Anzi, a dire il vero già si sta sfaldando, infatti è di questi giorni la notizia del defilamento dal progetto “Libera” da parte della formazione del MIS, che ora, non ci crederete, punta deciso verso la riaggregazione dell’area socialista. 

Ora, è vero che qualcuno ha detto che solo i somari non cambiano idea e che cambiare idea è  segno di intelligenza, ma non esageriamo, perché qui i casi sono due: o ci troviamo di fronte a gente così  intelligente da non essere più capita dall’elettorato socialista, oppure ci troviamo di fronte ad una frotta di camaleonti in libera uscita.

Pensare che i valori su cui poggia il Socialismo, almeno così ci hanno insegnato, sono così semplici: libertà, democrazia e giustizia sociale. Forse, senza tante capriole, così dannose per la credibilità, sarebbe il caso di pensare ad una rinascita, non più basata su opportunismi e voglia di potere, ma bensì su quei semplici valori tramandatici dai grandi maestri: Libertà, democrazia e giustizia sociale!

Augusto Casali