L’ASTROLABIO – “Il Gas c’è, non si vede, ma si sente” … di Augusto Casali

Agli inizi dell’anno l’AASS ha chiesto e ottenuto l’aumento delle tariffe di circa 30/40%. La cosa sollevò parecchie polemiche, anche perché proprio in quel periodo era stato presentato un bilancio (mi pare consuntivo) con 25 Milioni di perdita, la qualcosa fece drizzare le antenne a molti. Ma la cosa ancor più sconcertante è che a distanza di una settimana circa il bilancio fu riscritto e la perdita si ridusse di 20 Milioni.

La cosa passò nel silenzio abbastanza generale, i più attenti però non mancarono di sottolineare l’irrituale accadimento e cominciarono a chiedersi come mai il Bilancio dell’AASS, che fino a poco tempo prima era sempre stato in attivo, registrasse un passivo così alto. Qualcuno mise in relazione la cifra della perdita con la cifra spesa per la posa della fibra ottica, manifestando che forse, prima di pensare alla fibra, sarebbe stato meglio mantenere al sicuro il bilancio e comunque riservarlo per i servizi primari come gas, luce, ecc.

A fronte dei giochi speculativi, iniziati prima dello scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, evidentemente qualcuno era bene informato su ciò che sarebbe accaduto, il conflitto russo/ucraino ha notevolmente accentuato l’aumento dei prezzi di gas, luce, benzina e generi alimentari.

Ma il Governo aveva tranquillizzato i cittadini sammarinesi per il gas dicendo che erano stati capaci “di sottoscrivere un contratto di 6 anni con una tariffa di 43,75 euro a Megawatt/Ora, che però avrà valenza “se verrà garantita la fisicità del gas”. Insomma, ci è stato spiegato che “se la disponibilità di gas c’è il prezzo dovrebbe essere costante.”

Poi, poco dopo, smentendosi clamorosamente, viene annunciato dal Governo, nella conferenza stampa del 18 Ottobre scorso, che dal mese di novembre le tariffe sarebbero state rincarate del 104% per il gas ad uso domestico e del 120% per il gas ad uso aziendale e del 136% per l’energia elettrica.

Lo sconcerto tra la popolazione è stato notevole, anche per la confusione che, tanto per cambiare, rende tutto incomprensibile ai più. Ma insomma questo contratto c’è o non c’è? E se c’è, ma è in discussione la fisicità del gas, a cosa serve? Non solo i sei anni di contratto a prezzo bloccato servono relativamente, ma qua rischiamo di non avere gas per l’anno prossimo.

E se il prezzo è bloccato per sei anni, perché i rincari verso la popolazione devono essere così spropositati? Questo interrogativo non me lo pongo solo io, ma se lo sono posto anche organizzazioni di categoria che hanno ipotizzato chiusure delle attività almeno fino a Pasqua per fare fronte agli aumenti. Se lo sono posto anche i giovani democristiani di GDC, i quali si chiedono “che cosa c’è stato che non ha funzionato?” E per questo vogliono che venga fatta subito chiarezza nel nome della trasparenza.

Anche l’Unione Consumatori Sammarinesi, che arriva a dire che è “impossibile non dubitare che con il prezzo d’acquisto del gas bloccato per voce della stessa AASS, gli aumenti mirino più che altro a far cassa per sopperire magari a problemi di bilancio derivati da una gestione non proprio ottimale.”  Se poi facciamo il paio con le dichiarazioni del Presidente AASS, il quale afferma: “che lasciare le cose come stavano avrebbe messo in difficoltà la sopravvivenza stessa dell’azienda” , il ragionamento dell’UCS non risulta del tutto infondato.

E allora forse è arrivato il momento di verificare sul serio come stiano le cose; di rendere accessibile il contratto che invece pare essere un segreto di Stato; di capire, attraverso una Commissione d’Inchiesta se ci siano responsabilità tecniche e politiche precise nella gestione AASS, indipendentemente da quello che farà o deciderà eventualmente la giustizia ordinaria.

La maggioranza, di cui il mio Partito fa parte, deve porsi seriamente questo problema di trasparenza, anche e soprattutto di fronte all’aumento del costo della vita e dei sacrifici che vengono richiesti ai cittadini con i nuovi interventi legislativi annunciati, perché poi saranno gli elettori, con il loro giudizio, a premiare o punire elettoralmente le forze politiche in campo. Se lo ricordi la maggioranza!

Augusto Casali