Riceviamo e pubblichiamo
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Le ultime vicende bancarie hanno gettato legna sul fuoco e la situazione sammarinese è divenuta ancor più grave di quanto già non lo fosse. A qualche anno di distanza dal cambio della vecchia classe politica, sacrificata senza distinzioni che invece andavano fatte se ci fosse stata buona fede e si avessero avuto a cuore gli interessi generali del Paese, e a due anni dall’avvento del così detto “Governo del cambiamento”, credo che tutti possano dire senza timore di smentita, che il cambiamento c’è stato davvero ma in peggio!
Infatti i sammarinesi ieri avevano molti meno problemi rispetto ad oggi e soprattutto potevano guardare al futuro con qualche prospettiva davanti; oggi invece il futuro non si intravvede neppure più perché i cittadini di San Marino si trovano in una specie di labirinto da cui uscire è difficilissimo.
La politica del Governo attuale è stata deleteria in tutte le direzioni e se tutto quanto sta venendo a galla dalle vicende giudiziarie di questo tempo saranno confermate, da deleteria diventerà addirittura scellerata perché vi sarà stato chi era soggetto attivo consenziente e chi forse neppure si sarà accorto di ciò che gli stavano facendo passare sulla testa. Sia nel primo che nel secondo caso nessuno di questi protagonisti dovrebbe avere titolo per governare la nostra Repubblica.
Se poi tutto ciò si inserisce in una situazione precaria frutto di mancanza progettuale; di una politica estera da fotografia; di progetti di carta pesta; di inesperienza e di ambizione; di incapacità e di arroganza; di trasparenza di facciata, è fatale: nulla può funzionare!
Tanto per fare un piccolo esempio di come è combinato oggi il Paese, vi dico che consultando alcune vecchie pubblicazioni ho trovato qualche statistica relativa al turismo, di cui da tempo denuncio lo stato di disattenzione da parte della classe politica e non solo. Ebbene, sapete che nel 1964 i visitatori che salivano a San Marino erano lo stesso numero di oggi? Vederlo scritto vi garantisco che fa davvero impressione: in pratica in campo turistico San Marino ha fatto un balzo indietro di 55 anni!
Ma purtroppo non c’è solo il turismo che non funziona e per il quale nulla ha fatto anche l’attuale Governo; vogliamo parlare della burocrazia che tutto avviluppa e tutto soffoca? Leggi sciocche, scopiazzate dall’Italia, di cui non ci sarebbe nessun bisogno e regolamenti attuativi stagliati sulle esigenze degli uffici e non su quelle dei cittadini e sullo scansare ogni responsabilità affinchè nessuno nel nostro Paese sia mai responsabile di nulla. La piccolezza della nostra realtà dovrebbe fare della snellezza e dell’abbattimento della burocrazia esasperata un valore aggiunto, come lo era un tempo, invece oggi si paralizzano, oltre alle attività imprenditoriali, anche le attività sociali e culturali, senza comprendere che così San Marino si sta gradualmente ma inesorabilmente inaridendo fino a spegnersi.
Ora pare che il Governo scricchioli forte, d’altronde così non si può più andare avanti: il Paese non ce la fa più! Qualcuno già ipotizza nuove elezioni, ma non sarà facile uscire dal labirinto, ricordatevelo.
Oltretutto l’alternativa non è davvero così nitida come dovrebbe essere in un frangente come quello attuale. I partiti e movimenti di opposizione sono variegati, alcuni difficili da mettere insieme, altri sono ormai solo delle sigle senza seguito i cui vertici a volte addirittura autonominatisi cercano di sopravvivere a se stessi. Così combinati sarà forse facile strappare il Governo alle attuali forze di maggioranza per manifesta incapacità, ma ho qualche serio dubbio che il Paese in generale possa trarne vantaggi sostanziali con riferimento ai problemi più pressanti con i quali si misurano i sammarinesi.
A meno che non si inverta davvero la rotta e, privilegiando gli interessi generali, questa volta davvero si coinvolgano tutte le forze sane presenti nel Paese per costruire una forte unione di intenti basata sulla condivisione di un progetto che dica preventivamente agli elettori esattamente le cose che si intendono fare e soprattutto come farle, senza nessuna scappatoia interpretativa.
Se così non sarà, cambieranno ancora una volta i suonatori ma la musica sarà sempre la stessa e i sammarinesi nel labirinto ci dovranno rimanere ancora, anche se di tempo mi pare ce ne sia rimasto davvero poco per tutti!
Augusto Casali