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    L’ASTROLABIO – “Il Piano Instabile”

    Di Augusto Casali

    Da quanto emerso nel corso della recente riunione della Commissione Finanze c’è poco da stare allegri. Infatti è stato detto che la finanza pubblica presenta alcune “criticità” e “verso fine anno potrebbero avverarsi tensioni e criticità sulla gestione della liquidità”.

    Ma non è tutto qui, siccome le disgrazie non arrivano mai sole, c’è anche l’indebitamento pubblico necessario su Cassa di Risparmio che, “per essere sostenuto, deve essere accompagnato da misure di consolidamento dei bilanci”. Piove sul bagnato! Sì, perché tutto ciò, in mancanza di un progetto complessivo che abbracci i vari settori; in assenza di una politica estera degna di questo nome; in presenza di possibili problemi di liquidità, sta a significare una cosa sola: servono soldi e il Governo vuole rimediarli andando a frugare nelle tasche dei cittadini. Semplice, no? 

    E allora ecco arrivare la prima bozza del roboante Piano di Stabilità Nazionale e Sviluppo, e a conferma di quanto sopra detto, è possibile vedere che le aree di intervento riguardano sostanzialmente: Riforma del sistema previdenziale (pensioni), delle imposizioni indirette e revisione dell’imposizione diretta (tasse), insomma soldi, soldi, soldi, come dice il testo di una vecchia canzone forse degli anni “50.

    Tutto questo dovrebbe essere fatto per garantire la “stabilità”, cioè per lasciare le cose stabili,  quindi così come sono, se vogliamo essere rispettosi del significato delle parole.

    Il Governo dovrebbe risolvere i problemi dei cittadini e non crearli.  Il potere di acquisto dei sammarinesi in questi ultimi anni si è notevolmente ridotto perché gli introiti rimangono gli stessi, quando non calano, ma il costo della vita aumenta comunque inesorabilmente. Questo meccanismo produce il rallentamento dei consumi e l’arrivo di uno stato di crisi con il quale il nostro Paese è alle prese da diversi anni. Ora è chiaro che con ulteriori inasprimenti fiscali di vario tipo il potere di acquisto della gente si ridurrà ulteriormente e la crisi economica potrebbe ricevere un colpo fatale. La mia non è una visione pessimista ma semplicemente realista. Basta fare qualche calcolo.

    E poi si tenga conto che tutto ciò probabilmente non basterà, infatti il Segretario di Stato alle Finanze è molto attivo sulla possibile assistenza da parte del FMI. Il Governo è soddisfattissimo del rapporto intrapreso e della vicinanza del FMI perché punta decisamente ad accedere ad un programma di assistenza tecnica e finanziaria, che in parole povere significa che il Fondo Monetario Internazionale sgancerà soldi (assistenza finanziaria) e poi detterà compiti e regole a cui i nostri governi dovranno scrupolosamente attenersi (assistenza tecnica), così quel che rimane della sovranità di San Marino andrà a farsi benedire definitivamente.  Non mi sembra un gande successo e forse sarebbe il caso di parlarne con i cittadini informandoli in modo serio e completo.

    A tutto questo arriviamo dopo un anno e mezzo ed oltre dall’insediamento del nuovo Governo; dopo 17 mesi cominciano a dirci in quale situazione si trova realmente il Paese. Ma il Governo e la maggioranza che lo sostiene, che cosa hanno fatto in questi mesi di esercizio del potere?  Tutte le belle parole spese durante la campagna elettorale, tutte le soluzioni dei problemi di San Marino annunciate e gli assi nella manica lasciati intendere, che fine hanno fatto?

    Chiacchiere, solo chiacchiere! Ed ora, forse presi dal panico, si tenta di uscire da quel labirinto che non è frutto solo dell’attuale Governo, che comunque ha fornito il suo bel contributo, ma lo si fa in modo impacciato, semplicistico, impolitico e il rischio di peggiorare le cose è davvero alto per tutti. Ecco perché è giunto il momento di stare all’erta e di non dormire sonni troppo tranquilli!